ANIMA ALCHEMICA


E' IL CORPO LA VIA DELL'ANIMA 

La matrice del nostro modo di vivere non è il pensiero la ragione la psiche e neppure l'anima, bensì IL CORPO. Nel nostro corpo ci sono scritte le leggi della natura: intuito e sensibilità (il femmineo). Una volta l'intero cosmo era visto e sentito come un essere vivente. La radice del concetto dell'anima, come realtà femminile ed utero contenitivo, era la grande Madre o le grandi dee dell'età del Bronzo: Iside, Hathor in Egitto e Gaia in Grecia. Poi è arrivata l'era patriarcale e abbiamo dato il dominio al pensiero, attribuendo un'eccessiva preponderanza ai valori maschili, invece alla psiche ed all'anima, in questo modo al corpo, la natura e l'universo li abbiamo smarriti. Se vivessimo secondo natura sarebbe il corpo ad illuminare la mente e il cuore e non il contrario come hanno preteso religione e scienza.

SIAMO ORFANI NELL'INFINITO
Quando l'essere umano viveva secondo natura, le stelle, le rocce, i fiumi, tutto era considerato vivo, inviolabile: sacro. La persona viveva in armonia con tutto ciò che la circondava, proprio come fanno gli alberi, gli animali, le stagioni ... era una partecipazione o meglio una comunione mistica con tutte le forme di vita, un senso di appartenenza ad un universo luminoso. Abbiamo perso questa sensibilità e questa consapevolezza sostituendole con un arido materialismo, perchè viviamo la materia senza cuore nè intuizione sacra, ma soltanto col pensiero e la ragione che tendono a sfruttare la natura e quindi anche le persone tra di sè si cercano ormai solo per convenienza e bisogno egoistico.


E' IL CORPO LA MAPPA DELL'ANIMA

Dopo l'avvento del pensiero filosofico presocratico e dopo il predominio della ragione maschile politica e religiosa sulla sfera sociale, il corpo viene rilegato ad essere un accessori inutile dell'anima, quasi ostacolo, Platone lo chiama "carcere dell'anima". Da allora in poi noi crediamo che il nostro motore è la testa, la mente, l'essere umano è un animale pensante, dimenticando che è anche senziente. Se il corpo invece fosse in armonia con la natura ci penserebbe lui a farci strada, altrimenti il corpo si blocca e la mente si intasa sempre di razionalità. La legge della natura è insita in noi, basterebbe lasciarla andare, ma ciò avviene solo se hai un cuore puro e una mente vuota 
(Vuoto di consapevolezza intuitiva che è lo spazio che crea il vortice di una pienezza totale, da distinguere dal vuoto di ignoranza o di pensieri inutili).


RITORNO AL FUTURO !!!
Finalmente la fisica moderna ci sta dando un immagine dell'universo come veniva concepita dai più primitivi popoli arcaici: una membrana di estensione illimitata contenente un infinito numero di universi paralleli in continua nascita e dissolvenza, quindi l'universo visto come un grembo che continuamente partorisce materia; la materia si vede il grembo no. Proprio come lo descriveva il Tao nell'anno 600 avanti Cristo: "Una grande Madre, vuota eppure inesauribile, capace di dar vita ad innumerevoli mondi". Il fatto che noi cerchiamo sempre la madre è insito nell'essenza della nostra anima, dobbiamo tornare prima alla Natura (il cuore intuitivo), non al Padre celeste (la mente razionale). Noi viviamo in una cultura che ha attribuito un'eccessiva preponderanza ai valori mentali e patriarcali: Il progresso tecnologico, la superstizione religiosa, la conquista scientifica ed il potere politico spesso vanno contro la natura. La materialità del padre vs la spiritualità della madre. Ci siamo radicati sul maschile materiale perdendo l'anima femminile.

INNO ALL'ESSERE
Il Sole è il Padre mio.
La natura è la mia Madre.
La Terra è la mia casa.

L'universo è la mia dimora.

Il mondo è il mio paese.

La Selva è il mio tempio.

Il prossimo è il mio fratello.

Il nemico è il mio Maestro.

Il silenzio è la mia guida.

La disciplina è il mio imparare a vivere.
L'esperienza è la mia scuola.
L'ostacolo è la mia lezione.
Il Sentiero è la mia passeggiata.
La perfezione è il mio destino incerto.
La lotta è il mio risveglio.
La difficoltà è il mio incoraggiamento.
Il dolore è il mio avvertimento.
L'equilibrio è il mio atteggiamento.
La pace è il mio rifugio.
La felicità è il mio inno.
La verità è la mia sfida ...

CIELO E TERRA SONO DIMENSIONI DENTRO DI NOI 

Il femmineo e il maschile, cielo e terra, demoni e dei , non sono che dimensioni interiori della nostra anima, stati d'animo, livelli di consapevolezza o ignoranza, stati alterati o sviluppati della coscienza, tutti noi ce l'abbiamo, sia donne che uomini. La perdita del femmineo, dell'armonia e collegamento con la natura è un epidemia che colpisce tutti gli esseri umani, è ovvio che quando questi sono in maggioranza il maschile domina l'inconscio collettivo donde una società maschilista, razionalista, calcolatrice, portata alla guerra l'egoismo e la violenza (quindi sia in uomini che donne). Questo passaggio collettivo è avvenuto millenni fa e lo troviamo narrato quando Zeus taglia la testa ad Atena, quando il Serpente inganna Eva e, ancor più anticamente, le radici di tale spaccatura sono già rintracciabili in un mito descritto 1000 anni a.C. il poema epico babilonese Enuma Elish:

il dio Marduk uccide la regina madre Tiamat, 

spacca il suo corpo in due metà dal capo fino ai piedi, 
e da queste due metà sono originati cielo e terra

(PS: Decodifichiamo il mito nel post seguente per vedere il suo significato psicanalitico e spirituale)


ENUMA ELISH

Il dio Marduk (L'Ego che si separa dal SE o IO universale) uccide la regina madre Tiamat (il mare degli istinti, il femmineo, il contatto con la natura), spacca il suo corpo in due metà dal capo fino ai piedi (origine ad una nuova forma di spiritualità non più immanente, ma trascendente: in altri termini, non più ancorata alla terra, ma campata nei cieli), e da queste due metà sono originati cielo e terra (origine esplicita del dualismo e schizofrenia o dicotomia innaturale con cui noi viviamo l'esistenza).

L'era maschile segna l'evoluzione della coscienza dell'essere umano verso la formazione di un ego autocosciente e autosufficiente (non ho bisogno di Dio cioè della madre natura) che emerge da una falsa matrice istintuale (Anche Adamo ed Eva prendendo dell'albero volsero fare a meno di Dio). Questi racconti rivelano un processo messo in atto 4000 mila anni fa verso allontanamento dalle nostre matrici naturali, la polarizzazione del genere sessuale degli archetipi, la dualità esasperata del nostro modo di pensare, e la ipervalutazione del maschile.


SCIENZA E RELIGIONE CONTRO NATURA

La religione ha spiritualizzato senza il femmineo la natura quindi rendendo il mondo immondo, inferiore ad un mondo soprannaturale che è campato in aria, reso di conseguenza il corpo peccaminoso, il sesso volgare ... La scienza invece anche se ha cercato di separarsi dalla religione tentando di opporvisi, non è riuscita a liberarsi da quelle attitudini rigide nei confronti della natura considerata pericolosa, insensata e separata da noi, quindi da sfruttare, il corpo cavia di esprimenti e infine la scienza si erge al posto di Dio cercando risposte a tutto e soluzioni persino alla morte. Dunque tanto la religione come la scienza si sono considerate SUPERIORI alla natura e poi hanno portato l'essere a sentirsi INFERIORE nei confronti della natura, mentre la via di mezzo, dove si trova la verità, si è smarrita.


SEI DENTRO LA NATURA, SVEGLIATI

Ma cosa ci ha fatto pensare così assurdamente che noi esseri umani siamo superiori alla natura? 

cosa crediamo di avere sfruttando la natura e dimenticando il collegamento che abbiamo con l'universo? Siamo dentro le leggi della natura, dobbiamo colmarci della natura piuttosto che cercare di modificarla o riempirla; ergerci a governanti e manipolatori ci mette in contrasto con la natura interiore e cadiamo nella forsennata e compulsiva corsa verso potere, controllo e conquista. La natura ci colma dal di dentro, svuotiamoci, apriamoci, doniamoci, non cerchiamo solo di accumulare, raccogliere ed immagazzinare. 
Lo stress e l'ansia che alla fine ne derivano sottraggono tempo e capacità per instaurare e mantenere una qualsivoglia relazione sia con se stessi quanto con il resto mondo.


LA LIBERTÀ DI ESSERE NON COMPETITIVO 

Avete mai visto due alberi che gareggiano chi cresce di più e chi sarà il più alto? avete mai viste due gazzelle che competono chi è tra di loro la più veloce? Avete mai visto due prati che scoppiano volendo dimostrare che uno è più verde dell'altro? ... Soltanto gli esseri umani hanno traviato la loro sostanziale essenza del crescere in una gara a chi vive di più, chi veste meglio, chi ha più soldi, chi è più bello... Uomini, donne e bambini, si trasformano giorno per giorno nelle vittime di un mondo caratterizzato da un ethos competitivo e disumano che ci porta a confrontarci non con se stessi ma sempre con gli altri per distruggersi in qualche modo. 

Se vivessimo secondo natura questa ci porterebbe al nostro destino senza bisogno di modelli, di idoli, di mode, di tendenze, di competizioni, di standard sociali di false realizzazioni.






Quando vi sarete arricchiti l'anima il più possibile, con i libri, la riflessione, il dolore, la conoscenza degli uomini, la capacità d'interpretare sguardi, silenzi, le pause nei grandi mutamenti, il genio della divinazione e della profezia; sicché vi parrà a volte di tenere il mondo nel cavo della mano; allora, se per l'affollarsi di tanti poteri entro il cerchio della vostra anima, l'anima prende fuoco, e nell'incendio dell'anima il male del mondo è illuminato e reso intelligibile, siate grati se in quell'ora di visione suprema la vita non v'inganna.




Jonathan Swift Somers


IL CICLO DELLA VITA

I primi cicli riconosciuti dall'umanità sono stati quelli del Sole, della Luna, della donna, delle stagioni, dei sentimenti, dei rapporti. La sacralità della ciclicità naturale era rispettata e venerata, e non vi era niente di più sacro del giusto tempo e del giusto ritmo; in quest’ottica il volgere alla fine del ciclo annuale solare era ben altro che una mera occasione consumistica e di evasione (come il natale e la pasqua, ormai neppure degne dei pagani che erano più sacri nelle loro feste). La psiche delle persone è soggetta a rinnovamento quanto lo è il corpo, a prescindere dagli anni vissuti, l’archetipo fanciullo rimane presente e ha bisogno di tutte le dovute attenzioni, ma in modo positivo senza stravolgere la realtà come invece è più facile osservare ai giorni nostri, dove la disperata predominanza di uno stato puerile è triste (persone 40enne senza nessuna consapevolezza verso la natura). Mentre i cambiamenti oggi sono vertiginosi e senza ciclicità cioè fatti di corsa e senza un evoluzione interna, passaggi da un amore all'altro, da un lavoro all'altro, da una città all'altra, senza lasciare dietro una roccia di convinzione, quindi esperienza a vuoto.

Se dai più energia positiva ai tuoi pensieri belli e pensi meno alle tue paure, allora il tuo modo di parlare cambierà, promuoverai di più quello che ti piace e smetterai di stare criticando quello che ti da fastidio. Così sorgerà quello che ti pareva impossibile perchè hai dato spazio alle tue possibilità nascoste. 

il nostro corpo COMPRENDE prima che la ragione CAPISCE quello che li sta intorno, per cui tic nervosi, malattie, noie, ansietà, insonnia.... è il corpo che parla, è la prima dimensione della nostra realtà tangibile e visibile, va amato, ascoltato, curato. Molti CAPISCONO il male che vivono, vorrebbero smettere, cambiare rotta, ma non ce la fanno, perchè bisogna COMPRENDERE e questo avviene soltanto quando mente e cuore coinvolgono insieme il corpo nell'esperienza dell'accettazione naturale così come siamo... è la rinascita chiamata CONSAPEVOLEZZA. Non sei più inquilino nella tua casa corpo, ma proprietario.


LA VITA E' CICLICA

Quando tutto si blocca, quando le porte non si aprono più, quando hai toccato il fondo e non vedi che distruzione è il momento opportuno per rinascere... non è mai tardi per ricredersi e ricominciare un nuovo ciclo... tornare indietro non significa sempre regredire o perdere, guarda il salmone, uguale è il percorso della psiche: tornare in dietro è slancio di vita


Fintanto che la tua anima
non percepisca il ventre della natura,

e vi si senta in esso armonioso nutrito ed amato, 

non saprà mai essere pronto a nascere

verso la consapevolezza.


ABBIAMO PERSO I RITI DI INIZIAZIONE NATURALE
Nelle più antiche civiltà, bambini adolescenti ed adulti vivevano i momenti più fondamentali della loro vita attraverso dei riti di passaggio: il primo mestruo, il primo rapporto sessuale, la masturbazione, il primo bacio, riti di coraggio, il divorzio, la morte, ecc.. il tutto avvolto di danze, canti, preghiere, cibo e festa. In questo modo traumi e perversioni venivano eliminate dalla radice, il corpo era riportato al suo stato energetico naturale, attraverso il libero fluire dell’energia orgasmica. Nelle culture Occidentali, purtroppo, tutto questo è andato quasi del tutto perduto: oggi un Rito di Passaggio può essere la festa di Laurea, oppure prendere la patente, il matrimonio, ma il tutto si svolge senza un contatto diretto sano e trasparente con l'evento interiore. Nei riti antichi le persone giungevano all'estasi, una condizione alterata di coscienza, dove era possibile eliminare le alienazioni, la separazione, guarendo quei disturbi che si sono sviluppati a causa di shock o traumi vissuti in precedenza. Oggi nelle nostre feste l'estasi lo si prende con le pillole (droga) o al limite ci si ubriaca con l'alcol quindi sempre con l'aiuto nocivo esterno e non più con la forza interiore. E pensare che noi ci chiamiamo civilizzati e a quelle civiltà antiche molti li chiamano primitivi in senso di inferiorità ... ahimè...

"il modo in cui guardiamo le forme della Terra è il modo in cui le trattiamo. Se una montagna è una DIVINITÀ, non un mucchio di minerali; se un fiume è una delle VENE della Terra, non acqua che può essere usata per l'irrigazione; se le altre specie sono NOSTRI PARENTI BIOLOGICI, non una risorsa, o se il Pianeta è la nostra MADRE, non un'opportunità....allora noi tratteremmo ogni cosa con grande rispetto. Questa è la sfida, guardare al mondo da una differente prospettiva." 
David Suzuki


NOI SIAMO PENSIERI DI DIO E DIO E' UN PENSIERO UMANO

Prima che esistesse l’universo vi era nella Mente di Dio l’idea (verbo) di come doveva essere. L’uomo, essendo stato Creato ad immagine e somiglianza di Dio, è anch’esso Creatore e anche i suoi pensieri prima o poi si manifestano nel suo corpo e nel mondo che lo circonda. Oggi ingiustamente conosciuta come legge di Attrazione, quindi è più corretto chiamarla con il suo vero nome, Legge di Creazione. CIO' CHE SI PENSA SI MANIFESTA SE E' IN ARMONIA CON SE STESSA: Si devono considerare i pensieri come oggetti reali. Ma a sua volta siamo noi a pensare Dio e il cerchio si chiude se quell'idea di Dio è reale e vera, altrimenti Dio e noi diventiamo soltanto dei fantasmagorici sognatori senza un risveglio, Dio rimane un idea e noi un ideale, lui un fantasma e noi le sue ombre; se invece in noi il pensiero è guidato dalla forza degli opposti in equilibrio, Dio ci crea pensandosi e noi ci scopriamo divini pensandolo.


Se tu fossi in armonia con te stesso
allora la tua anima si aprirebbe alla natura

la natura si allineerebbe nella sua armonia alla tua

poi tutte le creature a te a catena

vedresti che vi unisce un unica essenza,

vedresti l'ieri e il domani nell'oggi,

tutto sarebbe uno nel molteplice.
Nel cielo di Indra, si dice che esista una rete di perle, raccolte in modo che
se tu guardi una di esse tutte le altre vi si riflettono.
Allo stesso modo ogni oggetto nel mondo non è solo se stesso,
ma implica ogni altro oggetto e di fatti è ogni altra cosa.
- Upanishad -




E se io fossi la mia religione


e la mia fede la vita,

e le mie azioni le preghiere'

e le mie parole i dogmi

e il mio arte i miracoli,
e la terra fosse il mio tempio,
e i boschi le chiese
l'acqua benedetta ogni fiume lago e mare,
e la meditazione il mio relazionarmi con gli altri,
e il mio maestro fosse l'amore
e la mia sapienza l'essere me stesso
e il mio focolare il paradiso dell'Eden...
credo che finalmente l'umanità capirebbe
cosa significhi la parola "Dio"

Siamo attratti da un'altra persona a livello d’ anima 
non perché quella persona è il nostro complemento unico, 
ma perché nello stare con lei, siamo spinti da un impulso irrefrenabile 

a diventare totalmente noi stessi.

~ Edgar Cayce


IL PENSIERO ATTIVO E' CREATORE

Il pensiero è il riflesso dell'anima, se è attivo allora quello che pensi si trasforma in parole. 
Le parole sono il riflesso del pensiero, se sono vere si trasformano in azioni. 
Le azioni sono il riflesso della coscienza interiore, si trasformano nel tuo abitudini. 

Le abitudini sono l'insieme della tua personalità e si trasformano in quello che tu sei.

Quindi cura quello che pensi perchè diventa quello che tu dici, 


cura quello che dici perchè si trasforma in quello che farai, 
cura quello che fai perchè diventa la cornice delle tue abitudini, 
cura le tue abitudini perchè esse forgiano il tuo carattere e questo sarai tu, 
per cui noi siamo in poche parole quello che pensiamo senza sosta.


E' nell'assenza di tempo

che Dio ci fa dono dell'Eternità.

Lo stato naturale del corpo è la salute,
che si traduce in semplicità.
Lo stato naturale della mente è la quiete
che si traduce in pace.
Lo stato naturale del cuore è la felicità
che si traduce in armonia.

Lo stato naturale dello spirito è l'amore

che si traduce in verità....

In una sola parola, lo stato naturale dell'anima

è la consapevolezza che si traduce in Divinità.


L'ANIMA SENZA IL CORPO E' COMUNQUE UN ALTRO CORPO
Se l'anima è la forma sostanziale del corpo come bien inteso scolasticamente e, per di più, essendo essa nient'altro che energia condensata in questa forma che noi chiamiamo corpo materiale, si può dedurre benissimo che una volta distaccatasi dal corpo, essa comunque resta una Materia, perchè tutto ciò che esiste è energia e questa è comunque materia, dunque ciò che cambia nel momento della morte è la sua configurazione. La materia del  nostro corpo non è un ostacolo, bensì un mezzo attraverso il quale esperimentare quest'energia per trascenderle ed evolverci. Molti monaci che ho conosciuto hanno vissuto questa esperienza in maniera palese, un distacco da questa materia o corpo umano, fino a percepire un altro corpo (chiamiamolo spirituale o astrale o energetico), ma comunque corpo resta perchè fatto di materia o energia. 



Smetti di stare pregando... tu credi che un Padre amoroso si fa pregare?
Smetti di darti colpi nel petto, credi che ti rendi adorabile quando pensi che sono io ad accusarti, ma quando mai ti ho creatore peccatore? quando mai pretendo riparazione come se fossi un Dio ferito? credi che io sia così meschino infantile e indispettito per i tuoi sbagli?
Mi offendi quando mi chiedi perdono, mica fai male a me ma a te stesso, sei tu che ti devi perdonare cambiando rotta, non dare a me responsabilità salvifiche che non ho. Io non ti ho creato perfetto quindi non imputare a me la tua imperfezione, è il campo di esercitazioni dove imparerai ad diventare te stesso, non come me, io non voglio fotocopie, ma esseri unici. Ma che razza di Dio vi siete inventati? Un Dio che ti crea limitato e poi ti punisce perchè non riesci ad andare oltre quei limiti e se lo fai ti punisce pure perchè sei uscito dalle righe, assurdo. 
I comandamenti mica l'ho dettati io, la natura ha le sue leggi , rispettale e sarai te stesso. Nessun essere umano si deve ergere mediatore di Dio, sono tutti falsi profeti. Un padre con tutti i suoi figli ha un rapporto diretto, non ci sono burocrazie in famiglia. 
Ti ho reso assolutamente libero, non ci sono premi o punizioni, non ci sono peccati o virtù, nessuno porta un segnalino, nessuno porta un record. Sei assolutamente libero di creare nella tua vita un paradiso o un inferno. Ci sono esperienze che ti faranno crescere e altre che ti faranno diminuire, anche quelle servono per capire quando non si cresce. L'errore non va punito ma va corretto, perchè fa parte dell'insegnamento, Chi punisce senza correggere è un falso Dio.
Non mi cercare in templi perchè non mi sono mai lasciato intrappolare da nessuno, io sono nel bacio dell'amato, nel sorriso dei tuoi figli, nella grandezza di una montagna, nella bellezza di un tramonto, nella stretta di mano di un amico. 
Smettila di lodarmi, non sono un narcisista, un Dio che vive di lodi, non sono un bimbo in ricerca di approvazioni, falla finita con queste cretinate. Per cosa mi vuoi lodare? ti senti pieno di gioia? allora vai a condividerla con gli altri! Ti senti pieno di gratitudine? allora vai a ringraziare il tuo partner che ti fa stare bene, ringrazia il panettiere che ti dà un boccone caldo, io non c'entro un bel niente, sii concreto, reale, vivo. In altre parole, non credere più in Dio, perchè credere è un rischio, un pericolo, è immaginare, è supporre, è fantasticare, è tirare ad indovinare.
Voglio che ti senta Dio in quello che fai, senti amore, senti bontà, senti la bellezza. Credere è poco e si finisce per diventare un surrogato alla vita.
Una sola cosa è certa... che sei vivo e che hai davanti a te una natura meravigliosa, che altro miracolo vuoi? perchè pensare se c'è vita oltre la morte? forse perchè non ti senti vivo qui ed adesso!. Se tu vivessi in pienezza ora vivresti come se la morte non ci fosse, quindi inizia a pensare alla morte perchè stai morendo adesso, perchè non vivi in pienezza. Se non ci sarà nulla dopo la morte perchè perdi il tempo che ti serve per vivere fino in fondo quello che oggi c'è? E se ci sarà, sarà soltanto quello che avrai vissuto fino in fondo, cioè amato perchè l'unica certezza che una persona ha è quando sente l'amore.


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