Il tao non è una religione, ma una forma di vivere.
Ogni cosa ha una sua natura ed è soggetta alle leggi del Tao, cioè della natura stessa. Allora possiamo dire che il Tao è l’ordine della natura. Essere se stessi è vivere secondo natura. Per esempio tutti gli uomini hanno delle qualità, sanno fare delle cose, ma di base hanno una natura fondamentale che costituisce la loro qualità fondamentale come esseri umani; questa qualità fondamentale è parte del Tao, è parte dell’ordine naturale delle cose dell’universo. Quando un uomo realizza la sua qualità fondamentale (natura) realizza il suo piccolo Tao e realizzando il piccolo Tao si realizza il grande Tao. Quando dico realizza: intendo ne fa l’esperienza, la vive e la sperimenta nella realtà. Il piccolo Tao genera la comprensione del grande Tao, allora è in armonia con l'universo. Questa è la vita e la natura delle cose! Quando facciamo bene le piccole cose allora sarà facile fare bene le grandi cose.
Questo è il modo di essere del Tao: scoprire dentro la tua piccolezza la grandezza dell'universo. Il Tao non è qualcosa di trascendentale ma ti trascende, quindi non è una religione ma un modo sacro di vivere.
Tao (道 letteralmente la Via o il Sentiero), sarebbe la traduzione de IL PRINCIPIO. È l'eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre attraverso tutta la materia dell'Universo, vivente o meno. È solitamente associata al taoismo, ma anche il Confucianesimo, ma non ha nulla a che vedere con queste religioni in maniera riduttiva, fa riferimento a essa. Per dirla in una parola, il Tao "è". Che cosa è? è e basta. Come Colui che è (il nome che la Bibbia da a Yahve) quindi è l'Essere.
Il Tao nutre tutte le cose, che crea una trama nel caos. La caratteristica propria di questa trama è una condizione di inappagabile desiderio: cioè il VOLERE PASSIONE che però è neutro, poi dipende dove lo si rivolge che nasce e crea la polarità di segno diverso che rappresentano i principi fondamentali dell'universo: Yin e Yang.
La Religione è la capacità di far credere alla gente
quello che non esiste per manipolarla;
la spiritualità è la capacità di scoprire
quello che la gente non sa che possa esistere
per liberarli e renderli felici.
quello che non esiste per manipolarla;
la spiritualità è la capacità di scoprire
quello che la gente non sa che possa esistere
per liberarli e renderli felici.
INTEGRAZIONE DELLA DIVERSITÀ
In Natura non esistono 'parti'. E' l'essere umano che osservando il mondo costruisce 'categorie' funzionali alla sua conoscenza. Il TAO ci insegna a riconoscere che le categorie sono nostri strumenti. Ci dice che tutto è INTEGRAZIONE. Il nostro cervello ne è un esempio.
Abbiamo due emisferi che presentano delle aree funzionalmente specializzate: l'emisfero destro è emotivo, gestaltico, intuitivo; l'emisfero sinistro è parlante, razionale, logico. Tuttavia la ricerca ha dimostrato che non esiste un pensiero 'emotivo, olistico' ed uno 'logico, razionale': attraverso il corpo calloso (il fascio di fibre nervose che collega le strutture corticali dei due emisferi) i due emisferi si integrano e collaborano incessantemente.
Siamo noi, con le nostre riflessioni, a concentrarci su una modalità di pensiero piuttosto che nell'altra. La complessità del nostro cervello è strettamente legata alla dimensione del nostro corpo calloso, studiando e comparando le connessioni tra gli emisferi cerebrali di diverse specie si è rilevato che un maggior sviluppo nella scala evolutiva è accompagnato da una più estesa capacità collaborativa tra i due emisferi. Parti diverse che integrandosi portano all'evoluzione: UNITA' DALLA DIVERSITA'. Questa Unità siamo noi, se ci soffermiamo solo su un aspetto ci snaturiamo, noi siamo il risultato dell'integrazione!
LA DUALITÀ E' UN MODO DI VEDERE LA REALTÀ
NON DOVREBBE ESSERE UN MODO DI VIVERLA .
"Spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo,
bensì modi in cui pensiamo".
Albert Einstein
IL FRUTTO DEL YIN YANG :
LA TOTALITÀ DEL NULLA NEL NULLA.
La psiche umana illuminata libera se stessa, la “conoscenza” ignora che cosa è la Vita. La coscienza La sente. La politica crede nei confini. La coscienza sa che sono arbitrari e inventati. La scienza osserva il campo elettromagnetico. La coscienza sente quello debole. La “conoscenza” esalta lo spirito e disprezza la materia. La coscienza sente che non c'è divisione tra materia e spirito. Comprendendo se stesso l'essere umano supera la vana “lotta tra bene e male” e si libera da una vita uterina dominata dal potere temporale.
ESISTONO LE MEZZE MISURE?
Diffidate sempre di quelle persone che dicono di essere tutte di un pezzo, spesso sono spaccati a metà e ti fanno vedere il pezzo più ingannevole; quelle che dicono "o mi ami o mi odi" , quelle che dicono che non esistono le mezze misure, perchè tutti per essenza naturale abbiamo due dimensioni, contraddizioni, lati opposti. In noi c'è del bene e del male, della verità e della menzogna, ma la società ti impone moralmente di vedere soltanto la parte corretta. Chi tifa SOLTANTO per "la parte buona di sé" diventa arido perbenista intransigente perfettino e diventa un manichino che ripete le solite frasi moralistiche ed è perciò inutile all'umanità: un finto santo. Una vita senza conoscere la propria ombra è una vita senza l'essenza. Va bene per chi vuole aderire alle leggi del branco: il peggio che possa capitare a un essere umano, cioè salvaguardare la facciata falsa e convenzionale di cui tutti in fondo dubitiamo: il moralismo perbenista!.
ANIMA+CORPO=ESSERE DIVINAMENTE UMANO
"Concentrando i propri sforzi sulla trasformazione della materia, gli alchimisti avevano una migliore comprensione del lavoro spirituale rispetto a molti presunti spiritualisti, i quali fanno di tutto per rifuggire dalla materia e separare il corpo dallo spirito. L’alchimia non spezza l’uomo in due: uno spirito, che sarebbe l’unico degno della nostra attenzione, e un corpo che andrebbe ignorato, disprezzato e maltrattato. No. Lo spirito e la materia, lo spirito e il corpo, hanno un lavoro da svolgere insieme. Il corpo non è la tomba dello spirito. O, più esattamente, il corpo è la tomba dello spirito soltanto per chi non ha compreso il significato del primo versetto della Genesi: «In principio Dio creò il cielo e la terra». Sì, non soltanto il cielo, ma il cielo e la terra. Per “cielo” bisogna intendere lo spirito, e per “terra” bisogna intendere la materia; se Dio li ha creati entrambi, significa che essi hanno qualcosa da fare insieme. Separare il corpo dallo spirito equivale a separare una casa dal suo tetto: esposta alle intemperie, la casa si sgretola; e cosa può fare il tetto se non ha quattro mura su cui poggiare?…"
Omraam Mikhaël Aïvanhov.
SIAMO PESCIOLINI RINCHIUSI NELL'OCEANO
L'essere umano deve rinunciare al suo piccolo ego (CHE è LA FALSA PROIEZIONE DEL SUO IO VERO NEL se' DIVINO ALTRETTANTO VERO) vuol dire che dovrà immergere il suo minuscolo senso dell’io nel grande sentimento dell’io Divino ed abbandonarsi. E’ come una palla di vetro piena d'acqua nel mare. Se l’acqua della palla vuole unirsi all’acqua dell'oceano deve rompere la barriera creata dalla palla (l'ego) stessa. Questa palla è il falso Io che si crede da Solo Dio e perfetto, l'ego che mente e soffre. Una volta schiantato il vetro, non c’è più alcuna differenza tra l’acqua della palla e quella del mare (yoga – unione). L’uomo sembra separato da Dio solo perché c’è questa palla di vetro (mente duale) e l'uomo superbo e testardo non la vede (è trasparente: l'affascinante mondo della materia)
IL YIN YANG HA LA LEGGE DELLA DUPLICE BIPOLARITÀ
Spesso parliamo del Yin Yang con riferimento al dualismo di 2 opposti e all'armonia che esiste o l'equilibrio tra le due polarità che governano la natura: bianco e nero, maschio- femmina, luce - buio, ecc... Ma non dimenticate che in noi ogni corrente può essere negativa o positiva, dipende in che senso viaggiano (orario o antiorario): come vedete nella foto il simbolo del Yin-Yang si può fare in 4 modi, perchè anche se la realtà è dualista e bipolare é anche speculare, quindi ha 4 strade. Una persona può avere una femminilità negativa e una mascolinità anche negativa, ma potrebbe avere una femminilità positiva e una mascolinità negativa e viceversa... le combinazioni sono tante come le nostre emozioni caratteriali e psicologiche. Dovete soltanto osservare con attenzione il moto della vostra volontà e del vostro cuore se è positivo o negativo e vedere in che modo si duplica e si conciliano.
La rotta dell spirito
è senza alcuna direzione
perchè è ovunque
perchè va dovunque
perchè ha in sè tutto lo spazio
ATTENZIONE: NON SIAMO ESSERI AUTODETERMINANTI
L'essere umano non può definirsi da solo, il IO esiste perchè si confronta con un Tu, non ti puoi aggiustare da solo perchè qualora il tuo cervello non funzionasse ti aggiusteresti male, ma siccome sei tu a giudicarti saresti sempre a posto secondo te. Un occhio non si vede da solo, un dente da solo non si morde, una mano da sola non si accarezza, un cervello da solo non si giudica, abbiamo bisogno dell'altro per conoscerci fino infondo. Una mente sana e lucida non si nega ad aprirsi, a mettersi in gioco, a fidarsi; siamo esseri relazionali, nati da una relazione e fatti per scoprire il meglio di sè nel dialogo e il confronto con l'altro.
Ciò che ci rende completi
non sono le nostre similitudini,
bensì le nostre diversità accolte.
Le similitudini ci lasciano
tale e quali eravamo.
Nessun albero può crescere fino al cielo,
a meno che le sue radici non affondino nell'inferno.
Carl Jung
POSSO FARE ALL'ESTERNO
SOLTANTO CIO CHE SONO GIÀ IN GRADO
DI FARE ALL'INTERNO.
- Principio Alchemico -
“La saggezza mi dice che non sono niente.
L'amore mi dice che sono tutto.
E tra i due scorre la mia vita. "
~ Nisargadatta Maharaj -
Un ponte tra lo spirito e la materia
Chi vive nel mondo dualistico tende agli estremi quindi si dedica a Dio e abbandona il mondo, ama lo spirito e finisce odiano o disprezzando o temendo la materia, oppure il contrario adora il piacere e deride la virtù, promuove la scienza e denigra la religione. Chi invece riesce ad avere un incontro con se stesso, con la sua essenza, se ne accorge che il duale è imprescindibile, inseparabile, siamo fatti di tutti e due le dimensioni, come le facce di una moneta, vivono insieme eppur distinte, allora si conciliano gli opposti e si trova una via di mezzo, un equilibrio tra ambedue. Tutti i grandi mistici e i grandi geni della scienza sono arrivati ad intuire che c'è questo passaggio tra i due mondi. Noi da anni non cerchiamo altro che tradurre in linguaggio spirituale i termini scientifici, il nostro lungo lavoro è tradurre in concetti psicologici quello che un fisico o un chimico o un astronomo cercano di dirci nella loro terminologia astratta matematica ed analitica.
OLLIN O HUNAB KU?
Due simboli che meritano e necessitano una spiegazione: L'Hunab ku è un simbolo forse preso dal Codice Magliabecchiano in epoca coloniale, infatti non è Maya ma del Messico centrale. Non ci sono prove archeologiche di origine Maya precolombiana per documentare alcun simbolo relativo a Hunab Ku. Ora, Hunab Ku come divinità è stata descritta solo in due fonti ispaniche: il Dizionario di Motul e nel Chilam Balam di Chumayel. Questo fatto ha portato gli studiosi a pensare che la menzione di Hunab Ku e della sua concezione come divinità suprema ("l'unico vero e vivente dio") sia stata promossa dagli interessi del cristianesimo, poiché i missionari francescani incaricati dell'evangelizzazione dei Maya nella penisola dello Yucatan volevano creare una transizione tra le credenze politeiste dei Maya e il monoteismo cristiano da loro propagato. Pertanto, secondo l'interpretazione cristiana, Hunab Ku era il dio supremo creatore del pantheon Maya ed era la rappresentazione del calendario solare, l'equilibrio delle forze, la perfezione, la coscienza universale, ma anche la porta di accesso ad altre dimensioni parallele. Hunab Ku non aveva una vera forma visibile. In seguito fu associato ad altre due divinità: Itzamnà, che era suo figlio, e Huracán, il dio del vento e delle tempeste. Hunab Ku è anche un simbolo simile a Yin Yang e ricorda la forma di una galassia a spirale; Hunab Ku è anche il simbolo del centro della Via Lattea: la "farfalla galattica". Ma in realtà, poiché tutte le culture attingono alla fonte, troviamo che il simbolo che più si avvicina allo Yin Yang nella cultura messicana è l'Ollin. il concetto di divinità tra i Mexica è duplice, tutti gli dei messicani hanno un partner, Ometecuhtli, uomo, El Señor Dos è completato da Omecihuatl, donna, La Señora Dos per costituire il principio creativo. L'Olin rappresenta le forze opposte intrecciate, Dio che appare automaticamente al centro di quell'unione, in quello spazio vuoto di densità infinita dove tutto è senza apparire, risolvendo il dilemma della rappresentazione divina senza nominarla o disegnarla. Infatti, secondo la credenza Maya, il creatore dirigeva il mondo attraverso periodiche esplosioni generate dal centro della galassia: le "Energie Coscienti". Gli astronomi oggi hanno rilevato onde radio a bassa frequenza provenienti direttamente dal buco nero al centro della galassia, il centro vuoto di Ollin.
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