MANDALA IN DIVERSE CULTURE
Non vi è al mondo un altro disegno simbolico così universale come il mandala; compare in tempi diversi e in ogni cultura visto che il più antico mandala sin qui conosciuto è una "ruota solare" paleolitica scoperta nell’Africa del sud. Ma mirabili esempi di mandala cristiani si trovano già nel primo Medioevo, mostrando perlopiù Cristo nel centro ed i quattro evangelisti o i loro simboli ai quattro punti cardinali. Poi anche gli aborigeni e i nativi (come gli Incas ed Aztechi e nelle giungle australiane) nei loro dipinti e tessuti riportano figure a mandala.
Amy Haderer, Artist - Mandala Journey
Il mandala è un simbolo che rappresenta l'universo nel suo formarsi, muoversi, vivere, anche se originario dell'India, le figure geometriche si trovavano in tante altre civiltà antiche come gli Inca gli Aztechi e i Navajos. I mandala sono di diverse forme stile e fatti con diversi oggetti cose e colori. Oltre ai colori e le forme, è la disposizione nello spazio che da la sua configurazione, come l'energia nella materia.
IL MANDALA E' OVUNQUE
Se potessimo vedere le strutture di un fiore, di un cristallo di ghiaccio, di una cellula, di un atomo, del nostro stesso DNA, troveremo sempre con grande stupore e meraviglia il movimenti Yin-Yang, a spirale concentrica, sono i cicli vitali; se messi insieme questi movimenti e tracciati informe e colori non sarebbero altro che veri e propri mandala.
Il Mandala è un diagramma di forme geometriche, proiezione della psiche, immagine sintetica e dinamica che raffigura la ricerca del sé, cioè di un centro che aggrega ed integra intorno all'essenza che lo compone un sistema complesso di relazioni in evoluzione, dove attraverso il rapporto che ciascun elemento mantiene con il centro, tutto è connesso con tutto e l'azione di uno degli elementi si riflette su tutto l'insieme e su ciascun suo componente.
MANDALA COME MAPPA DELL'ANIMA
(foto di Amy Haderer, Artist - Mandala Journey)
Il mandala è come un ovulo, come un cuore, come un seme, come un atomo, vi giacciono rinchiuse tutte le potenzialità della vita, dipingendo un mandala la nostra anima vi sprigiona tutti i suoi fantasma e vi libera tutte le sue emozioni. man mano che si elaborano i mandala scopriremo cosa in noi è simmetrico e in ordine e cosa è asimmetrico è nel caos, basta seguire le linee i colori le forme.
Il simbolo è da sempre strumento ottimale per entrare in comunicazione profonda con piani diversi della realtà: è descrittivo ma diviene evocativo, è visibile, ma rimanda all'invisibile. Irrompendo dentro la psiche, emozionandola e dinamizzandola, spezza gli schemi razionali costrittivi e rimanda l'uomo alla sua dimensione divina.
“ E’ soltanto in condizioni ideali, quando la vita è ancora semplice e abbastanza inconscia da seguire il sentiero serpeggiante dell’istinto senza esitazione o sfiducia, che la funzione di comprensione dell’inconscio opera con pieno successo. Più un uomo è civilizzato...e complicato, meno è capace di seguire i suoi istinti. Le sue complicate condizioni di vita e l’influenza del suo ambiente sono così forti che sovrastano la voce della natura. Opinioni, credenze, teorie e tendenze collettive appaiono in sua vece e si portano dietro tutte le aberrazioni della mente conscia...........” Jung
il campo prediletto del simbolismo è il non sensibile, il metafisico, l'incosciente e tutte quelle cose assenti ed impossibili da percepire unicamente attraverso la logica della spiegazione.
In questo senso il simbolo mandalico non può essere spiegato nè interpretato: il Mandala è simbolo proprio perchè non definisce e non spiega ciò che è complesso; esso lascia intravedere un'unità che non è chiara e distinta come le categorie della logica, è piuttosto un'unità armonica delle differenze che racchiude in sè tutta quell'ambivalenza del sacro che la coscienza umana ha espulso dalla sua sfera d'indagine.
Arrivato al vertice, il meditante interiorizza l’intero mandala e centralizza
“un punto immaginario del proprio corpo sottile”.
Dice il Buddha: “quando fissi il tuo cuore in un punto nulla è impossibile per te” …..
"Dove nascerà un Mandala c'è uno spazio caotico che dovrà prima essere pulito, poi consacrato, dopo armonizzato con figure geometriche ed infine colorato con le buone vibrazioni dell'anima" Jung,
Secondo Jung, durante i periodi di tensione psichica, figure mandaliche possono apparire spontaneamente nei sogni per portare o indicare la possibilità di un ordine interiore. Il simbolo del mandala, quindi, non è solo solco intorno al centro, un recinto sacro della personalità più intima, un cerchio protettivo che evita la "dispersione" e tiene lontane le preoccupazioni provocate dall’esterno. Ma c’è di più: oltre ad operare al fine di restaurare un ordinamento precedentemente in vigore, un mandala persegue anche la finalità creativa di dare espressione e forma a qualche cosa che tuttora non esiste, a qualcosa di nuovo e di unico.
MANDALA E YANTRAS
Il mandala ha la forza di imprimere nella mente una logica, per questo viene usato anche come istrumento di meditazione, allora lo si chiama Yantra. Consiste nel fissare un mandala, lo sguardo memorizza forme linee e colori per poi chiudendo gli occhi cercare di visualizzarlo nella mente; ogni tanto si riaprono gli occhi e si confronta il mandala col pensiero... in questo caso è lo sguardo ripetitivo come un mantra che raccoglier il potere della mente nell'attenzione e la concentrazione. L'esercizio diventa complesso quando si cerca di far poi scomparire pian piano il mantra ormai registrato in mente fino a farlo diventare tutto bianco, appunto come la mente nella luce in bianco totale.
MANDALA ED ORDINE
I mandala possono essere realizzati con qualsiasi cosa... polvere, sabbia, pietre, stuzzicadenti, matite, frutte, foglie, fogli... è disporre nello spazio un movimento attraverso le forme, cercando poi di cogliere che questo movimento è il nostro interiore e l'armonia delle forme sono il riflesso della nostra integrità.
Con l'aiuto di colori, forme, simboli e lettere, rappresenta particolari energie. Il Mandala può dunque mettere in contatto chi lo osserva con le energie che rappresentano e, anche quando nessuno è presente ad esserne direttamente consapevole, esso opera direttamente sullo spazio. Secondo la concezione vedica infatti, lo spazio è consapevole e percepisce tutto ciò che in esso si trova. Il Mandala è l'immagine sia dell'anima che del cosmo. In quanto immagine dell'anima, rispecchia energie psichiche e spirituali mentre, come immagine del cosmo, simboleggia le energie dell'universo e la loro natura.
Meditando sui Mandala possiamo collegare le energie positive di microcosmo e macrocosmo, aumentando la nostra salute mentale e fisica e anche proteggere e armonizzare il sistema ambientale del nostro pianeta.
Meditare su un Mandala trasforma anche la nostra consapevolezza.
Il “tempio è un mandala” come il “mandala è un tempio”; lo spazio occupato dal Mandala è uno spazio sacro, non diversamente da quanto accade per il tempio. Il mandala “incorpora” il rito e il meditante lo “interiorizza”. Attraverso il mandala si ritrova la sacralità delle cose all'interno della natura.
COSA SERVE PER CREARE UN MANDALA ?
Per fare il tuo mandala non devi leggere libri, non devi creare tecniche speciali, devi soltanto aspettare che il cuore te lo dica... soltanto quando il desiderio di fare un mandala sorge nel tuo cuore allora significa che il mandala è, come una creatura, in attesa di essere dipinto, creato , partorito.
MANDALA ... piccoli accorgimenti o scopi:
- gestire i propri confini
- ritrovare se stessi
- focalizzare un centro nella vita
- attingere dal proprio centro
- favorire un riequilibrio interiore
- rinnovare le forze celate al nostro interno
- tranquillità, pazienza, attenzione
- sprigionare emozioni di ogni tipo
MANDALA E INCONSCIO COLLETTIVO
La psicologia junghiana considera il mandala una forma archetipica dell'inconscio, presente quindi sotto forme diverse (come, per esempio, le piante centrali di numerosi villaggi primitivi o i rosoni gotici) in tutte le culture e nella psiche individuale, dove rappresenta l'immagine simbolica e onirica del raggiunto equilibrio con il Sé, di una globalità interiore armonica ed equilibrata.
MANDALA FATTO CON GESTI UMANI
“.......l’uomo che comprende un simbolo non soltanto apre sé stesso al mondo oggettivo, ma allo stesso tempo riesce ad emergere dalla sua situazione personale e a raggiungere una comprensione universale.Grazie al simbolo, l’esperienza individuale è risvegliata e trasmutata in un arto spirituale” ..... Mircea Eliade
Il Mandala rappresenta, secondo i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.
UN MANDALA ... FATE QUESTA PROVA!!!
Avete mai provato a disegnare un mandala? ... è come catturare un emozione, concentratevi su un vostro sentimento, un ricordo, un emozione, un desiderio, qualsiasi cosa e scegliete dei colori per ogni vostra sensazione, per i vostri ricordi... persino il vuoto e la noia, date a tutto un colore ed una forma, le forme geometriche che prima vi vengano in mente ... E' un opera senza fine, ci permettono di interiorizzare le emozioni ed esteriorizzarle sotto forme e colori, musicalità, solarità e percezione innata, che non solo centrano e rilassano, ma ci proiettano nel mondo della creatività e dell’intuito, in un “gioco” . Queste forme sono come le onde del mare, ti fanno rientrare nel silenzio dell'anima, la concentrazione si fissa come lo sguardo in cielo e trovi la calma come un lago fermo... facendo tacere il dialogo estenuante delle voci interiori, placando ansia e tensioni quotidiane e riportandoti all’armonia, alla naturalità e al RITMO del cuore, troppo spesso perso nel bacano e via vai del tram tram sociale folle e collettivo. Tornare ad essere bambini, prendere un colore e un foglio e se vi lasciate catturare dalla magia dei mandala non li lascerete mai più.
MANDALA E PSICOGRAMMA
attraverso il mandala, la persona fa un viaggio nelle forme e i colori nell'universo della coscienza assoluta, per equilibrare l'attenzione, ritrovare l'armonia con le simmetrie, disciplinare l'ansia attraverso la calma e la lentezza.
LA FUGACITÀ DEL MANDALA
Il Mandala è un disegno fatto per lo più dai monaci con polveri colorate, molti impiegano mesi e persino anni per cercare i colori e realizzarlo, eppure dopo con un gesto della mano lo spazzano via, in segno di rinuncia, di vacuità di accogliere il passare del tempo, di vivere quello che per noi occidentali sarebbe terribile: l'incertezza per la quale ci attacchiamo ad ogni cosa. La nostra preoccupazione di dover padroneggiare su tutto e questo limita inevitabilmente lo scorrere fluido nell'Universo del nostro potenziale psichico.
Se invece guardassimo la vita per ciò che davvero è, come fanno gli orientali, potremmo lasciarci andare nell'armonia della vita e della natura, la cui bellezza risiede nella caducità.
IL MANDALA DEGLI OCCHI
Quante frasi profonde sugli sguardi profondi! ci avete mai pensato che l'occhio ha la disposizione di un mandala? Non per caso molti vi vedono anche lo spirito dell'anima.
ROSONI O MANDALA
“il cerchio eterno” della ruota della vita. Diffuso nella maggior parte delle religioni, riconducono l’uomo al Creatore, al Divino: Greci, Egizi, Navaho e i monaci buddisti tibetani hanno costruito Mandala, che rappresentano l’illusione della vita terrena e, in alcuni casi, la filosofia karmica. Anche il cristianesimo ha contribuito ad inserire magnifici Mandala nelle finestre di vetro e nei rosoni delle chiese e cattedrali.
STRUTTURA
La forma del mandala parte dal centro, come il seme, come il cuore, come il vuoto dell'atomo, ma come la vita e la generazione si spande alla periferia in ogni direzione. Essendo il mandala espressione dell'anima c'è quindi la libertà, non si segue mai uno schema, perchè ognuno di noi si esprime in maniera diversa, chi armonioso chi asimmetricamente, chi parte dal centro e chi persino traccia prima la circonferenza. Il suo alto valore terapeutico consiste proprio nel proiettare i propri complessi mentali nel reticolo cosmico del Mandala, esorcizzando così la propria mente che si libera di tutte le sue ossessioni. L’intento è di portare l’uomo all’AUTO-ORIENTAMENTO. Una volta percepito l’impulso verso l’interezza, l’uomo l’applica a tutto quello che fa, dando una motivazione ai suoi pensieri, e permeando tutte le sue attività.
I MANDALA DELLA NONNA
La sapienza delle persone più semplice è sbalorditiva, una nonna mi diceva che se non stava attenta il mondo sarebbe finito mentre le faceva l'uncinetto... adesso capisco che per lei era immergersi in quel mondo dove la concentrazione acquista la quiete interiore ... è un fluire ... è un vivere .. come sboccia un fiore senza bisogno di pensare "che colore mi metto?"
Tutte le tecniche religiose, dello yoga, della meditazione, servono ad aiutarci ad essere nuovamente in contatto con il centro, ad andare dentro di noi e rilassarci profondamente nel nostro essere fino a far svanire l'esteriorità delle cose.
"Sei sempre teso: questo è lo stare aggrappati alla superficie" diceva Osho... "Non sei mai rilassato, in uno stato di abbandono. Fai sempre qualcosa: quel fare è il problema. Quando le cose accadono senza che tu faccia nulla, sei totalmente rilassato. Quando agisci e le cose non accadono, ma vengono manipolate da te, sei teso". Se non cercassimo continuamente di manipolare le cose, potremmo immergerci nella bellezza della vita in un tutto unico con la natura. Il Mandala è un'armonia ed oltre ad un centro presenta molteplici colori, che hanno una carica energetica e ciascuno una propria vibrazione che entrano nella mente influenzando gli stati emotivi.
IL CERVELLO E' UN MANDALA
Una delle grandi forze del mandala è il richiamo all'unisono simmetrico che fa dei nostri due emisferi cerebrali destro e sinistro. Mentre il lato sinistro coglie le forme geometriche, quello destro sprigiona i colori, mentre quello sinistro cerca geometricamente un armonia simmetrica, quello destro intreccia le asimmetrie speculari. Il fascio del mandala è proprio questo: anche quello che non è armonioso o simmetrico dentro l'insieme del cerchio trova il suo posto, appunto come lo sono i nostri limiti difetti e lacune interiori.
Nel mandala c'è la circolarità della nostra essenza
l'evoluzione sia mentale che emozionale a 360°
ogni situazione della nostra vita ha il suo mandala.
Nella misura in cui sei più distaccata da te stesso,
riesci ad aprirti agli altri e vederli per quello che sono.
La luce in noi deve passare come attraverso un vetro, senza romperla, ma illuminando il suo interno ... il mandala ha questo potere: non imprigiona pur rinchiudendo, ma concentra per liberarne dal di dentro la sua energia magnetica.
“La vera cultura nasce dalla natura,
ed è semplice, umile, pura.”
Masanobu Fukuoka
“Quando un contadino lavora fa cultura”
Masanobu Fukuoka
Mandala e Jung …
"Il Mandala rappresenta uno schema ordinatore che in certa misura si sovraimpone al caos psichico, così che l'insieme che si sta componendo viene tenuto insieme per mezzo del cerchio che aiuta e protegge ..."
il Mandala rappresenta e racchiude l'energia della psiche umana, attraverso il quale poter conferire una struttura al caos, procedendo per gradi con l'armonia, lo sviluppo sia simmetrico che asimmetrico dentro un ordine. Ben si sa che il cerchio è il simbolo del IO, "Mandala" è una parola che deriva dal sanscrito ed ha il significato simbolico di "cerchio magico". Riuscire a focalizzare in questo cerchio una creazioni di forme movimenti spazi, è plasmare una mappa dell'anima.
Le radici della vita sono nelle nostre vene,
chi ne è consapevole, non può non avere
un senso materno e fraterno
verso tutto e tutti.
Mandala riprodotti nell'acqua dai canti delle balene con le vibrazioni,
formano sempre la geometria perfetta del mandala.
"Ogni musica che non dipinge nulla è un rumore."
Jean-Baptiste d’Alembert
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