EGO ISMO


NON POSSIAMO NULLA SENZA L'EGO

Una delle più grande ingenuità che commettiamo a livello spirituale è quella di demonizzare l'ego, perchè l'Ego siamo noi stessi, nel senso che la stessa parola lo dice, "Ego" è la radice latina che significa "IO" ma senza di te non puoi far nulla, combattere te contro te stesso è un illusione suicida, senza l'ego non siamo nulla. Il problema quindi non è l'ego ma l'egoismo, cioè la concentrazione totale su se stessi in maniera assoluta. Chi combatte l'ego sta facendo un buco nell'acqua, cerca di mordersi i denti con i propri denti.

L'EGOISMO E' ANNULLAMENTO
L'ego siamo noi, è l'IO, incentrarlo e concentralo su se stesso è annichilirci, è rendere un nulla assoluto. La natura è a doppio senso, è fatta di opposti, è fatta di relazione, mentre l'egoismo va a senso unico: pensa solo a se stesso, esiste solo lui. Ma combattere l'egoismo è un pericolo, come detto nel post precedente, se l'Ego non è libero crede di essere grande distruggendo se stesso , il proprio ego, è una delle tue eclatante illusioni e ingenuità commesse nelle vie spirituali. Non puoi distruggere l'ego se l'ego stesso non lo vuole e non vorrà mai farsi del male credendo che sia un azione buona, anzi lo si fa proprio perchè si credere che l'egoismo sia cattivo, donde il falso tranello di cui pochi ci si liberano. Molti distruggono l'ego per diventare Egoisticamente umile, che assurdo.


AUTOSTIMA SI , EGOISMO NO

Un altro termine che spesso tende al confondersi è quel sano lecito e necessario "AMORE PER SE STESSI" che dobbiamo avere, perchè se noi per primi non ci vogliamo bene è indizio di un trauma e questo ci renderà a sua volta incapaci di voler bene agli altri. Ma attenzione, il malsano amore per se stessi si chiama "egoismo" perchè in eccesso, mentre il malsano mancato amore per se stessi si chiama "pusillanimità" insegnato da molte religioni (disprezzati, sei un peccatore, indegno, vile, buono a nulla, servo infedele di Dio... e tante altre atrocità simili). La via di mezzo è il sano amore per se stessi chiamato "autostima", da acquistare al primo posto!!! 


L'IO RELATIVO E L'ES ASSOLUTO

Il nostro IO personale è soltanto un impronta, un immagine , un riflesso dell' ES assoluto, dell' Uno. Il conflitto nasce quando la nostra personalità (il IO) si distacca egoisticamente dal ES (Dal Uno, da Dio, vale a dire dalla sua Natura), in quel modo crediamo di essere noi assoluti, degli dei, di essere creatori ed indipendenti assoluti da tutto e tutti, siamo come un albero che si distacca dalla radice. La guarigione è far sì che l'Ego non si chiuda in se stesso (donde l'egoismo ed egocentrismo) ma si apra e scopra che la sua vera natura ed anima sta nel assomigliarsi sempre di più all' ES assoluto, il SE' naturale, l'Energia universale. Ma soltanto una forza può aprire il IO senza romperlo, senza spaccarlo, come la luce che attraversa un vetro senza romperlo: l'amore. Ma questo amore in noi spesso è deforme dall'amore sbagliato per se stessi , appunto l'egoismo: l'amore che si rispecchia solo in se stesso.


IL IO ASSOLUTO E' INESISTENTE

Metafisicamente parlando se ci fosse un IO assoluto non ci sarebbe posto per nessun altro, esisterebbe soltanto lui, quindi neppure quello che molti denominano come Dio corrisponde a questo assoluto, anzi il vero Dio è tale perchè sa essere Tutto in Tutti e in tutto, è assoluto in ogni piccola cosa. Ogni cosa è unica ma non per questo più o meno delle altre, è semplicemente diversa. Chi si erge a voler predominare ha già fatto un distacco egoista dell'io dall'Es, non assomiglia più all'Es o l'Uno assoluto che si nasconde in ogni cosa, che non predomina mai assolutamente sugli altri. Nessuno sceglie l'Egoismo, sarebbe un male, a meno che ne sia inconsapevole, quindi ignorante, perchè ne rimane intrappolato considerando per sbaglio il suo bene come assoluto e da questa soddisfazione nasce l'orgoglio, figlio del padre egoismo. Tra il Padre egoista e il Figlio orgoglioso nasce una corrispondenza, lo Spirito di superbia, è questa la controparte diabolica trinitaria del Dio non Amore.


L'INFERNO DELL'EGO CHIUSO IN SE STESSO

L'Egoismo si percepisce come un io frammentato separato, in un universo ostile, pauroso di perdere il predominio su tutto e tutti, si crede Dio, per questo è diffidente anche del contatto interiore con altri esseri o altri io che considera istintivamente delle minacce. E' questa la guerra degli dei, della supremazia, fatta di resistenza, predominio, arroganza, avidità, indifferenza, violenza in una parola Superbia... Dopo il Padre del Egoismo che genera il Figlio dell'Orgoglio, nasce lo Spirito delle Superbia, questa è la trinità diabolica, dell'odio l'opposto a quella divina che è dell'amore. Soltanto chi si ricollega all'Es o Essere divino, abbassa l'ostilità, smette di creare queste barriere fatte di energie negative, non fa più parte del dramma del Egoismo, sa che non deve difendere nulla perchè non ha nulla da perdere che se stesso.


IL IO SI CONOSCE SOLO DIFRONTE AD UN TU

Noi siamo relazione pura, il IO esiste perchè esiste un TU, se tu fossi sempre stato da solo in questo mondo non avresti mai potuto sapere chi eri. Inizialmente il IO si scopre solo e impaurito e cerca la cosiddetta “proiezione psichica” spontanea e involontaria, definita anche “specchio”, oppure riflesso dell’inconscio. Questo è un importante meccanismo che è sempre esistito a livello latente e si basa un due azioni: 

1, crediamo che sia vero tutto quello che ci piace anche se fosse falso

2. ciò che non accettiamo di noi, ci fa comodo proiettarlo su altre persone.



L'INCONTRO CON SE STESSI

Conoscere inizialmente se stessi è la cosa più atroce e spesso deludente che esista, ma dopo è l'azioni più gratificante nobile e salutare che ci possa essere. Inizialmente è difficile: scoprirsi finiti, illusi, falsi... non è per niente piacevole, ma come l'acqua mentre è torbida e mossa non riflette la tua immagina con chiarezza, dopo viene la calma, la serenità e ti scopri libero. La mente libera nè si difende nè attacca, semplicemente agisce senza forza reattiva e crea sempre un incontro pacifico mai uno scontro caotico. Quando troverete un anima libera che sa chi è in se stessa la riconoscerete dalla pace che vi lascia nel cuore e dalla luce che vi semina nella ragione.



L'INCONTRO E' APRIRSI SENZA ROMPERSI

Ogni qual volta che due persone (due IO) o più interagiscono mettono in moto meccanismo drammatici, perchè aprirsi all'altro è in qualche modo morire ad uno spazio dentro se stessi, per far spazio all'altro, l'Io istintivamente si sente dal Egoismo ingenuamente minacciato; chi vive da solo non teme mai il suo stesso dramma: si illude di stare bene, ma temono sempre il risveglio, cioè l'abbandono dell'io, la consapevolezza, ecco il perchè l'amore è così difficile: ha una dose di morte e la morte porta sempre con sè la piena consapevolezza della vita.


L'IO PURO = CONSAPEVOLEZZA

Quando il Io si rispecchia non più in se stesso e neppure negli altri, ma nell'Essere divino, sorge la consapevolezza, finiscono i drammi della paura e della violenza. Una persona consapevole non si identifica più con le cose, non si proietta sugli altri, è libera dell egoismo, del orgoglio e della superbia, non fa più resistenza alla negatività ma l'accetta e ne trae profitto, non opponendo la polarità contraria il Io è sempre più aperto, non fornendosi di energia reciproca, non assimila il male nè vi e' più influenzato. E' un io trasformato in cui tutto fluisce e si trasforma. Il cambiamento quini è dentro di noi, nella coscienza e la consapevolezza

LIBERTÀ DELL'IO

La consapevolezza libera il Io dalla sua chiusura e la rende aperto all'Essere assoluto, non abbiamo più conflitti in noi, perchè non ci sono più nè esigenze, nè aspettative dell'io. Regna la semplicità e la tenerezza, perchè si cogliere l'essere di ogni minima cosa per quello che si è.

CI SCOPRIAMO LIBERI DENTRO L'INFINITO

L'esistenza dove viviamo è il contenitore, la forma, ma non è il contenuto e la sostanza, questa è la vitalità del nostro essere che però non è separato o diverso da ciò che esiste, noi non siamo ciò che appare o accade finchè non ci identifichiamo con questa superficialità attraverso l'egoismo. Quando ci si libera si percepisce l'essenza di essere tutt'uno con l'universo.

L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare 

ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi.

SINTOMI DELL'EGO MALATO:
(formulo le frasi da Ego malato: in modo accusatori)
- Quando ti offendi (il saggio non si offende mai: se gli dicono qualcosa di vero allora migliora, se gli dicono qualcosa di falso non ci pensa intanto non conta nulla una falsità)
- Senti sempre il bisogno di vincere (deridi persino i perdenti)
- Vuoi essere sempre meglio degli altri (per questo spesso schiacci gli altri senza alcuna ragione, li vedi come concorrenti)

- Vuoi sempre avere ragione (il torno è sempre di qualcun altro)

- soffri se qualcuno ti dimentica, non ti fa un apprezzamento, non ti augura un compleanno.

- stai sempre a paragonarti con gli altri (complessi d'inferiorità camuffati con complessi di superiorità, il peggio dei travestimenti psichici)
- Parli male degli altri (non hai un minimo di comprensione nè compassione)
- quando leggi un post come questo non ti sfiora minimamente il pensiero che parlo di te. 



L'ego sano non si paragona e non si crede meglio degli altri, 
sa di essere diverso ma si presenta uguale a tutti, anzi
appare uguale a tutti, ma tutti se ne accorgono che
dentro quella persona c'è qualcosa di speciale. 

PS: in questa vignetta c'è un ego falso nascosto.... 
mai giudicare gli altri condominio, hanno il tetto coperto, 
non sapete cosa si nasconde sotto 

Il falso Dio è soltanto una delle alienazioni dell'Ego che si vuole sublimizzare attraverso il servilismo dell'adorazione premiata con la bontà pubblica, ragione per cui le religioni pubbliche sono la manifestazione sociale più grande dell'ego collettivo.

L'EGO, PARASSITA DELL'ESSERE

L'ego in noi è la densità del pensiero che si chiude in se stesso, incurvandosi quindi come nello spazio tempo della materia, uno spazio in cui solo vive il IO e c'è tempo solo per se stesso. L’ego è una entità multidimensionale, ovvero che esiste a livello psichico, energetico, eterico etc.. (ma non fisico) che prende possesso della psiche dell’essere umano e ne usa le energie e il veicolo fisico, per esistere.

In pratica l’ego è un parassita del “sistema uomo”. La caratteristica dell’ego è di sfruttare le risorse dell’essere umano a suo vantaggio e non a vantaggio dell’essere umano stesso. L’essere umano in mano all’ego diventa un burattino che recita dei ruoli e dei copioni che fanno gli interessi dell’ego che è dentro di lui, invece che i suoi. L'ego vede solo la sua immensità interiore ma questa per quanto grande è sempre chiusa. L'ego quindi non libera l'Essere in se stesso, ma lo imprigiona per non essere, è la paura esistenziale che si erge di onnipotente, è la negazione dell'essere.

L'EGO TRA INVISIBILE E TRASPARENTE

L'ego si nasconde, sa essere invisibile ma ci confonde facendoci credere che è trasparente, in realtà non si lascia vedere, il suo ermetismo non è sicurezza barricata ma paura blindata. L’ego è l’antitesi dello spirito, è chiuso nella materialità che gli permette di essere costantemente in collegamento diretto con la “Fonte”. Essere in contatto con la Fonte ha come conseguenza il capire quale è il suo ruolo all’interno della creazione, e quindi di fare esattamente quello che deve, quello per cui è venuto a questa esistenza.

L’ego, occupando lo spazio destinato dalla natura e dal creatore ad ospitare il principio divino che è la vera essenza dell’uomo, ha offuscato questa capacità di connessione, di percezione, da parte dell’uomo, della sua origine e del suo ruolo. Così l’uomo non ha più coscienza di Sé e di cosa ci sta a fare in questo mondo, e la sua vita si trasforma in un inferno.
La vanità è la puttana dell'Ego. 

Le persone vanitose non se ne accorgono quanto mettono in vendita la loro parvenza personale in modo volgare ma affascinante, proprio prostitute della presunzione, si vendono per una lode e spesso falsa, perchè le lodi che suscita la vanità nascono il più delle volte dall'invidia. 

AMARE PER EGOISMO E NON PER AMORE 
Egoismo e amore per se stessi anziché essere uguali sono opposti. L'egoista esclude tutti compreso se stesso, pensa di dominare il mondo a proprio vantaggio ma alla fine rimane solo e frustrato come persona, quindi l'egoista non ama troppo se stesso, ma troppo poco, in realtà odia se stesso non costruendo mai un rapporto liberatorio con un altro; questo si fa soltanto offrendoci come persone amabili (amando se stessi nella giusta misura). Erich Fromm lo spiega in maniera stupefacente; "E' più facile capire l'egoismo se lo si paragona ad un morboso interesse per gli altri, come lo troviamo, ad esempio, in una madre troppo premurosa. Mentre lei crede di essere particolarmente attaccata al suo bambino, in realtà ha una profonda e repressa ostilità per l'oggetto del proprio interesse. E' eccessivamente premurosa non perchè ami troppo il proprio figlio, ma perchè deve compensare la sua incapacità di amarlo". (della serie: non è oro - amore tutto quel che luccica).


La follia dell'Ego comporta tre forze che polarizzano l'amore proprio in 3 tendenze negative: l'orgoglio del Padre, l'egoismo del Figlio e la superbia o arroganza dello Spirito (la trinità diabolica contrapposta alla trinità divina che è l'umiltà del Padre, l'altruismo del Figlio e la dolcezza della Spirito Santo); Questa trinità malsana  potrà essere smorzata soltanto da sconfitte morali che, se non vengono accettate, catalizzano il carattere rendendolo isolato (per l'egoismo) presuntuoso (per l'orgoglio) e collerico o iracondo (per la superbia). In quasi tutti i casi uno dei 3 prevale ma sempre li abbiamo un po combinati e coesistono anche tutti e tre insieme nel carattere di una persona. 


LO SPIRITO E' APERTURA, L'EGO E' CHIUSURA
L'ego dice: quando tutte le cose esteriormente saranno a posto io sarò in pace.

Lo Spirito dice: Quando troverò la pace interiormente tutte le cose intorno a me staranno al loro posto.

MENDICANTI DI COMPLIMENTI

Quando una persona non ha scoperto la sua essenza, è come un bambino, affamato di affetto, di complimenti, di accettazione, di riconoscenza, di affermazioni (mamma guarda come faccio!... papa hai visto come mi son tuffato?... mamma l'ho fatto io....), tutto quello che fa non lo fa per se stesso ma per guadagnarsi dagli altri un "mi piace", un approvazione, un ammirazione, un posto nella tribuna dell'esistenza futile dell'apparenza umana. 

"L' ego è un velo tra l'essere umano e Dio."

(Rumi)


Viviamo in una società fatta di parvenze, virtuale, online,
per questo siamo finiti per avere foto profili belle e felici
ma quando siamo offline torniamo cupi, tristi ed incompleti.
Il video, gli schermi, i selfie sono oggi i piccoli palcoscenici dove le persone sognano essere protagoniste, avere fan, essere lodati, applauditi, invidiati, persino amati; un attimo di fama, un secondo di gloria e falsa vittoria.

L'IMPORTANZA DI MORIRE
Una delle caratteristiche di chi intraprendere un cammino spirituale è la morte interiore, quella appunto dell'Ego. E' anche un precetto evangelico: "In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna". (Gv 12, 24-25). Per far ciò dobbiamo assomigliare ai morti nel campo santo: andate ad un cimitero, insultate i morti, tirate pietre alle loro tombe e loro non vi risponderanno, perchè allora noi ce la prendiamo tanto perchè parlano male di noi? perché rimaniamo male per le pietre dei giudizi che ci rivolgono contro? Se davvero il nostro Ego fosse morte sarebbe come in un campo santo, non si agiterebbe, non darebbe la ben che minima importanza al cosa diranno gli altri. 

Il silenzio non è l'assenza di suoni, 
bensì l'assenza dell'ego.

L'EGO CHIUSO IN SE STESSO DETERMINA IL DUALISMO 
E INVENTA UN FALSO ASSOLUTO
I nostri ragionamento sono sempre delimitati dagli opposti, stiamo perciò sempre confrontandoci con gli estremi per cui le cose sono o buone o cattive, i sapori sono dolci o amari, i quadri sono belli o brutti, le religioni sono vere o false e via dicendo ... Ma quello che per me è bello per te può essere meno bello o persino brutto, quindi c'è un concetto di mezzo che è relativo, anche se la verità è assoluta, la sfera emotiva sarà sempre relativa e limitata, dietro questa sfera la mente umana si sofferma e spesso crede che sia vero quello che le piace confondendo così la realtà di ciò che è vero con ciò che vorrebbe fosse vero. In altre parole: crediamo che sia vero quello che ci fa comodo e vediamo la realtà per quello che vorremmo che fosse e non sempre per quello che veramente è.
Se imparassimo invece a trascendere il relativismo senza per questo scadere nell'assolutismo o totalitarismo, si otterrebbe un nuovo tipo di conoscenza, l'ego non sarebbe rinchiuso nella sua finitezza, in se stesso e si aprirebbe all'assoluto senza cercare di possederlo, allora la visione sarebbe completa unitaria e senza parzialità. Ma per far ciò dovremmo abbandonare il monoteismo.

SPIRITO DI CONTRADDIZIONE
Dialogare è lottare (etimologicamente significa avere opinioni diverse: dia=opposto logos=pensieri). Ma si dialoga per capire, non per imporre la propria ragione. Alcune persone poi discutono per il piacere di litigare, di imporsi, a loro non interessa neppure la verità. Con gli stolti meglio non dialogare, con loro ti scarichi e perdi le energie, mentre loro si caricano, li vedi come si accaniscono, perchè a loro piacere la negatività. Sono come i maiali nel fango, a loro piacere sporcarsi, mentre tu ti sfianchi a pulirli per l'ennesima volta.

Ogni soluzione che viene dalla mente egoica è guidata dall'idea che c'è un problema, e la soluzione diventa un problema ancora più grande di quello che cercava risolvere. Perchè l'ego non vuole risolvere il problema ma liberarsene, per risolverlo davvero dovrebbe uscire da se stesso, dall'ego, per questo fa finta di lottarci persino con buoni propositi e non fa altro che schivare il problema e fomentarlo.

RUGGINE DALL'EGO ... LO SAPEVATE CHE ...
Cosa può distruggere il ferro? Il suo stesso ossido, un po' come l'Ego, nessuno può distruggerti tranne te stesso quando te lo permetti, quando credendo di essere così forte, indistruttibile, perfetto dai poi spazio (ecco l'ossidazione) all'umidità (aria ed acqua) di creare quella reazione elettrochimica chiamata  ossido di ferro (III) idrato. In poche parole è il ferro trascurato che da solo alimenta la sua distruzione. Se pensiamo che in noi l'aria è lo spirito allora si può capite che trascurando lo spirito capita come con la ruggine,  l’ossigeno contenuto nell’aria e l’acqua vengono ionizzati (carica di elettroni) quindi ci carichiamo di negatività, infatti spesso diciamo che siamo arrugginiti per i muscoli ma lo stesso avviene per l'anima: l'ego alimenta con la sua negatività se stesso e l'anima diventa marcia. L'ego corrode per natura, è dunque inevitabile che corroda se stesso: non fa altro che pensare a se stesso, la ruggine interiore è un'umidità psichica, non c'è vita, non c'è ossigeno. 

Obiettivo : abbassare il mio Ego
Grado di difficoltà : è troppo alto
Ostacolo : lo faccio per egoismo

L'ego è una parte naturale della nostra psiche, non puoi eliminarlo perché per farlo hai bisogno dello stesso Ego, nessuna azione è fatta senza questo potenziale. Il problema non è l'Ego ma concentrare tutto su questa forza, perché diventa egoismo. Tutte le parole che terminano con "ismo" denotano una concentrazione totale su una polarità o estremismo: razzismo, terrorismo, femminismo, maschilismo, alcolismo, quindi anche egoismo. L'egoismo è la chiusura dell'io in sé, ma se per sua natura è chiuso e ancor di più se la tendenza è a ritirarsi su se stesso, l'effetto è l'impermeabilità. Guardate le persone egoiste: vivono in una bolla, tutto il mondo è un riflesso di loro e per loro e da loro.
In natura conosciamo le polarità, due energie che agiscono in ogni cosa: la forza Yin oscura e istintiva che è l'Ego e in quella si riflette la luce viva e splendida che tutti chiamano Dio (nella nostra psiche è una impronta che chiamiamo Super Ego). Cerchiamo quel Dio con tutta la forza del piacere, della volontà, della passione, con quel potere che chiamiamo Libido, ma poiché è pericoloso perché lo sentiamo molto potente, è avvolto in quella parte Oscura che è il Io. Queste 2 forze sono magistralmente descritte dal libro delle Upanishad quando dice: "" Simile a due uccelli d'oro, appollaiati sullo stesso albero ... L'ego e l'io, amici intimi, abitano lo stesso corpo ... Mentre il primo gradisce i frutti dolci e amari dell'albero della vita …… L'altro osserva impassibile… .. ”Questi versi relativi alla saggezza della cultura indù, descrivono perfettamente la coppia di opposti complementari, che sono anche presenti nel noto Simbolo della cultura cinese: Yin e Yang. La cultura tolteca chiama questa coppia tonale e nagual.
Io e l'ego sono come le due facce della stessa medaglia, impossibile staccarle o eliminarne una senza rovinare l'altra. L'io è cosciente mentre l'ego è inconscio. Tutto il lavoro del sentiero spirituale è riuscire a dare di volta in volta uno sguardo amorevole all'Ego senza accusarlo con l'io cosciente e fare in modo che questa azione non faccia sentire all'io molto soddisfatto di sé (orgoglioso), altrimenti l'io diventa come l'Ego e non lasceremo mai il labirinto della nostra incoscienza. Ecco perché tante volte, ad esempio, vogliamo fare un'azione pura e con questo presuntuoso zelo la rendiamo impura, perché ci vantiamo della nostra purezza; Come puoi vedere, il confine è molto sottile, oltrepassi il limite senza accorgertene. Un esempio più sottile: quante volte vuoi amare una persona senza interesse e non ti rendi conto che questo è già un interesse dietro il quale si nasconde il tuo Ego soddisfatto. Ogni volta che l'io cade rinforza l'Ego e lo rende sempre più corazzato e blindato.


La mente per cogliere l'Assoluto deve distinguerlo e dividerlo nel suo concetto astratto, perché la mente non può comprendere l'Uno, perché l'Uno, per così dire, usa la mente per dividere tutto in due (è la distinzione dell'Uno) . Quando lo distinguiamo, ci separiamo e nasce l'Ego... Ego = io separo. Questo è essenziale, se non ci separiamo non ci identifichiamo, non nasciamo, non vediamo l'altro. Quando Dio crea a sua immagine, non fa altro che vedere se stesso (EGO assoluto) ma per liberarsi di sé (perché l'Ego assoluto sarebbe un suicidio) si apre, si dona, si incarna, si dispiega, scompare (cioè l'umiltà) è la natura dell'amore, è il punto zero. Zero si apre e diventa 1. Numeri, matematica, geometria, tutto nasce allo stesso modo. Il Tutto nasce quando il Tutto muore o si separa da se stesso.
L'unico modo in cui la nostra mente può cogliere l'Assoluto è dividerlo da se stesso come non assoluto, non c'è altro meccanismo, è così che funziona la nostra psiche, l'Ego che vediamo separato è tale perché per vederlo dobbiamo separarci da esso, ma non lo è realmente, è un'illusione ottica, proprio come l'Ego è un'illusione mentale. Quando ci pensi sei diviso, quando lo vivi sei unito all'Io e in quel momento (punto zero) scompare sia l'Io che l'Ego... ecco perché Dio in realtà sembra come se non esistesse , è nella sua natura scomparire, nascondersi, annientarsi, è Zero, Niente.

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