ENNEAGRAMMA

 

STRUMENTI DI CONOSCENZA E MAPPE DELLA PERSONALITA 

Molti sono i metodi adottati lungo i secoli  per conoscere se stessi. Infondo sono tutti validi se ben compresi, ma ugualmente possono deviare se usati in maniera superficiale. Una delle lacune più ricorrenti nonché sbaglio più comune è prendere in maniera assoluta una sola caratteristica di questi strumenti, per esempio Ippocrate parlava di 4 temperamenti (Malinconico, Collerico, Flemmatico, Sanguigno) identificarsi con uno solo è un errore, perchè in noi ci sono tutti e quattro, soltanto che uno prevale sugli altri. Lo stesso i movimenti degli elementi che studiamo nei Ching, li abbiamo tutti ma uno di essi prende il sopravento. Lo stesso vale per altre mappe, basta pensare all'enneagramma, è fuorviante identificarsi con un solo enneatipo, sarebbe una malattia (mania, fissazione psichica) perchè in natura tutto si evolve se è sano, le cose fisse stagnano e creano compensazioni. Un enneatipo prevale certamente ma questo è collegato agli altri dove spesso andiamo e veniamo. Anche la Kabbalah è ritmica e dinamica, gli arcani dei Tarot si muovo lungo tutti i punti dell'albero della vita, come il sangue nelle arterie. Identificarsi con un segno zodiacale è da ciechi, è assurdo pensare che tutti gli acquario o i sagittario sono uguale e leggere un oroscopo per tutti è roba da folli. Siamo nati sotto un segno ma li percorriamo tutti e da tutti riceviamo o rigettiamo le loro vibrazioni. Questa tendenza a fissarsi su un solo segno o enneatipo o arcano dei Tarot o temperamento è una tendenza che appartiene ad una personalità segnata dal dualismo, quindi tende a distinguere come assoluto sempre un punto ed elimina o scarta gli altri come inferiori o pericoloso o non necessari, atteggiamenti che già denota un malfunzionamento psichico di mancanza di equilibrio. Dunque è auspicabile identificare il punto che più identifica, la vibrazione che predomina di più in noi e da lì partire alla ricerca di tutto il complesso arterioso della nostra personalità.

PRIMA TRAPPOLA : IDENTIFICARSI CON UN SOLO ENNEATIPO
Gurdjieff sosteneva che "la conoscenza dell'enneagramma è stata preservata per molto tempo in segreto e se adesso, per così dire, è resa disponibile a tutti, è solo in una forma incompleta e teorica, della quale nessuno può fare alcun uso pratico senza istruzioni da parte di chi sa". Infatti oggi questi strumenti di autoconoscenza resi facilmente tramite internet e persino immediato con test, sono diventati addirittura pericolosi, perchè li si usa con troppa superficialità, alcuni li leggono come leggendo un oroscopo, si identificano subito con un enneatipo come se indossassero una maglietta di gradimento. Fermiamoci un attimo: lo stesso Gurdjief disse che l'enneagramma è "un moto perpetuo" quindi un movimento, perchè in effetti anche nella natura tutto è dinamico invece chi si identifica con un enneatipo è statico, fermo, si polarizza (in psicologia le polarizzazioni si chiamano nevrosi) sono fissazioni fondamentaliste e totalitariste. Dire io sono un enneatipo 5 con ala 6 è la cosa più assurda che si possa sentire. Si può dire invece "in questo momento del mio cammino mi sento influenzato or temente per la carica 4 (artistica) ma sento desideri di 1 (perfezionismo) e lotto con tendenza negative di 2 (falso altruista), allora dovrei fare un salto (un ottava) intraprendere attività di 5 (osservatore) che mi portiamo ad un sano controllo del 8 (padronanza di se stesso) ... ecc ... ecc.. Ecco in questo modo la mappa dell'enneagramma ti dà un quadro a 360°, completo, senza false identificazioni, senza polarità, senza miraggi del tuo inconscio che cercherà di fuggire in modo  persino spirituale ed eroico valorizzando di più il suo Ego. Dunque non fate test online, non pensate che basta leggere un libro di psicologia per diventare uno psicologo, bisogna partire da zero cercando la ferità infantile che si è cristallizzata e attorno alla quale si è forgiato il nostro temperamento, caraterete, archetipo o enneatipo dominante. Trovare l'enneatipo portante serve soltanto per sapere da dove iniziare a lavorare e farsi strada e non per costruirvi un trono con tanto di castello con la propria immagine addobbata. 

SECONDA TRAPPOLA: CREDERE DI AVERE UN ENNEATIPO VERO
La domanda chiave è "come si forma una personalità?" la risposta crudele è questa: "si forma intorno ad una ferita". Nell'Eden tutto era perfetto finchè non è arrivato il serpente, ecco un collasso. Poi tutto si era sistema ed è arrivato un omicidio, Caino ammazza Abele, ecco una precipitazione. Poi tutto si era sembrava apposto e l'umanità degenera ed arriva il diluvio... e così via. In natura è un evento negativo (il chicco di grano si spacca in terra) che mette in moto la rinascita, la ribalta, la difesa. Lo stesso come nasce la perla: l'ostrica combatte una malattia e forma intorno a quella sporcizia nel suo interno la perla. Ecco cosa è la nosra personalità è semplicemente la struttura artificiale che creiamo per proteggere la nostra essenza ferita dal mondo. Noi scegliamo come costruire questo scudo: con vizi o virtù. Di solito noi abbiamo tanti piaceri e passioni, ma è uno che prevale sugli altri (lo sport, il lavoro, il denaro, l'alcool, il sesso, la musica, ecc...) ma questo passione dominante nasconde sempre un vizio e una virtù. Il problema è che noi il vizio non llo vediamo e di fatto noi finiamo persino per vantarci di questo vizio mascherato di virtù ed ecco come l'enneagramma ci aiuta a capire nei diversi enneatipi dove siamo polarizzati, dove si è cristallizzata la nostra ferità ma (attenzione) non per fare di questo enneatipo una nostra carta di identità ma per liberarcene di questa falsa armatura. Noi pensiamo di essere persone perfette e corrette quando invece non è altro che un ira moralista che è domata da un bene imposto (E1), crediamo di essere altruisti invece siamo superbi credendo di essere migliori degli altri (E2); lavoriamo, studiamo, progettiamo cose stupende ma con lo scopo di essere soltanto lodati quindi siamo dei vanitosi mascherati di efficienza (E3); oppure pensiamo di essere emotivi, sensibili, geniali ma in realtà è una invidia celata che vede sempre il peggio negli altri (E4); il desiderio di sapienza, di onniscienza spesso non è che un avarizia interiore, sete di riconoscimento, fame di affetto (E5); persone che credono di essere molto responsabili e diligenti invece nascondono soltanto paura di scoprire che sono stati poco creduti (E6); l'ottimista cronico e cosmico che vuole essere a tutti simpatico non è che un goloso emozionale ed affettivo (E7); il tipo forte, determinato non fa che tenere a bada la lussuria (E8); infine quello che si ritiene buono e vuole andare d'accordo con tutti non vuole invece vedere che è vittima dell'accidia, della pigrizia dell'accidia che lo porta al menefreghismo ed indifferenza totale (E9). Quindi come vedete identificarsi con un enneatipo sarebbe come scoprire una malattia ed adorarla, è una completa perdita di tempo nella costruzione di un'Anima, che è costruita sull'essenza. È possibile che questa conoscenza possa essere utile nella manipolazione di altri che non hanno la minima idea di avere un'essenza, ma chiaramente non serve a nessuno scopo per la propria crescita spirituale se non ci sbarazziamo di queste immagini che l'ego esalta per fuggire al nostro controllo. Di solito chi si annida in un solo enneatipo è malato, si cristallizza, è il suo ego che si adora nel posto più comodo, ci fa nido e fa crescere una figura compiuaciuta di sè persino nel vizio. 





LA LEGGE DEL 3
IL numero 3 è sacro, la sua simbologia è carica del mistero creativo che lo impregna, iniziando dall'atomo di cui tutto è formato. L'atomo è composto principalmente di 3 parti: elettrone, protone e neutrone. Chi vive nell'ottica divina ha un campo tridimensionale e coglie sempre 3 dimensioni (Larghezza, Lunghezza, Profondità) che corrispondono alle dimensione dell'anima (intelletto-testa, volontà-cuore, consapevolezza-coscienza) e si riflettono nei 3 stadi della nostra vita (corpo, anima, spirito). Le più grandi divinità sono sempre state concepite sulla linea del 3: Padre, figlio e Spirito Santo (cattolicesimo), brahma vishnu shiva (trimurti indiana), per non parlare delle decine di divinità triade di Egitto (la più famosa è quella di Osiride, Iside ed Horus). Il 3 corrisponde all'arcano dell'Imperatrice nei Tarot, perchè lei è la generatrice tra la materia e lo spirito, il punto centrale che collega i due mondi.
La legge del 3 quindi ci dice che ogni fenomeno, dal più piccolo (atomo) fino al più grande (stelle), sia sempre generato e tenuto in vita da tre forze o parti dette "Positiva" o di affermazione, "Negativa" o di resistenza, e "Neutralizzante" o di conciliazione. Sono il Yin, Yang e duale centrale. Al centro dell'enneagramma di Gurdjieff c'è un triangolo, ma anche l'albero della vita si erge su 3 colonne. Tutti questi sistemi si sintetizzano in due triangoli: uno maschile con il vertice in alto e uno femminile con il vertice in basso e uniti formano la famosa stella di Davide. Da quei due triangoli gli alchimisti hanno formato anche i simboli dei 4 elementi che reggono la natura. Il triangolo nell'enneagramma viene rinchiuso in un cerchio perchè una volta che abbiamo compreso la legge del 3 (1 + 0 = 10), possiamo aprirci a 360° alla ricerca della legge del 7 (i raggi della luce).


LA PERFEZIONE DEL 9  NELLA GEOMETRIA DELL'ENNEAGRAMMA
Quando si parla dell'enneagramma ci viene in mente il suo famosissimo grafico esoterico che tanto affascina la nostra curiosità, peccato che molti rimangono come trapezisti a dondolarsi su quelle linee senza capire a cosa servono e di conseguenza corrono il rischio di restarne intrappolati come mosche in una ragnatela. Come diceva Oscar Ichazo: " senza capire i cicli e le leggi che sono descritte nel simbolo dell'enneagramma queste figura diventa senza senso e soltanto un simbolo esoterico, misterioso e decorativo". Fermiamoci quindi un attimo per comprendere la sua perfezione geometrica (quella psicologica la lascio per un altra puntata): è composta da 3 parti, il cerchio che è la figura geometrica perfetta: 360° ( 3+6+0= 9 perchè tutto fluisce e finisce nel grembo del numero 9 ). 
Poi c'è la legge del 3, il triangolo che determina in natura la potenzialità del creato, per esempio l'atomo è formato di 3 parti (protone, elettrone e neutro) ma anche psiche o anima (intendimento, volontà e consapevolezza) oppure le triade di Dei, persino le nostre dimensioni sono 3 (lunghezza, larghezza e profondità) gli stati animici (cuore, testa e consenso o coscienza).... e via dicendo. Infine la legge del 7 la più complessa e complicata perchè si basa su 6 punti per arrivare all'ottava (una confusione enorme). Se leviamo i punti del triangolo (3,6,9) restano quelli del vortice 1,2,4,5,7,8.  Adesso facciamo con questi sei punti due triangoli (sono i due triangoli della classica stella di Davide anche se conformati con un angolatura interna storta) nella foto tracciati con due colori (verde e rosso): se unite 6 le cifre o percorso di quei due triangoli e li moltiplicate per 7 si ottiene mirabilmente la stessa cifra: 9, in quel modo si formano i 6 enneatipi restanti. Ma .... resta un problema, come nell'albero della vita nella cabala c'è il numero CERO al centro che non si vede (perchè l'inconscio non si vede) nella Cabala si chiama Daat (un buco nero). Se potessimo passare tutti e 9 gli enneatipi dal centro (dall'inconscio) otterremo un ennegramma completo (quello che vedete nella foto al centro), unica figura mancante che spiegherebbe il perchè tutti gli enneatipi sono collegati e come fare i salti dall'uno all'altro (la cosiddetta ottava di Gurdgieff). Per questo lo stesso Gurdjieff diceva che l'ennearamma era stata tramandato in "una forma teorica ed INCOMPLETA"  


Enneagramma 
Un enneagramma è una figura geometrica piana con 9 punte, infatti viene dal prefisso greco "ennea" che significa nove. La sua essenza è formata da 3 triangoli equilateri con un giro di 40° (figura a sinistra nella foto). L'enneagramma invece che noi conosciamo, diventato il simbolo di Gurdjieff, proviene originariamente dal libro "Alla ricerca del miracoloso" di P. D. Ouspensky, capitolo 14, dove Gurdjieff tenne una conferenza e fece vedere questo simbolo. Molti studiosi hanno rielaborato liberamente questo simbolo (Oscar Ichazo,  Helen Palmer e Claudio Naranjo tra i più distaccati), ma è diventato così popolare che per i veri intenditori si vede che qualcosa si sia perso della sua originalità, come tutte le cose che diventano di dominio pubblico si sbiadiscono facilmente. Incredibilmente Gurdjieff l'aveva profetizzato quando nel suo libro "All and Everything" al capitolo 41 disse: "Ci troviamo un giorno a parlare dell'antica scienza cinese che si chiama laggiù Shant-Chai-Mernis ... e che essi avevano chiamato l'Insieme delle vere conoscenza della legge del Nove... sarà una fortuna se quei frammenti rimasti intatti... non andranno a finire nelle mani dei sapienti contemporanei". Infatti nel libro lui disse che sarebbe stato tergiversato, malinteso e la sua vera essenza del Nove smarrita. Ricordiamolo: l'enneagramma ha 3 triangoli la cui somma è 9. Se pensiamo per un attimo che la figura speculare dei 3+3+3 (sarebbe come vederci allo specchio del nostro inconscio) non sarebbe altro che il 6+6+6 (la nostra bestia interiore, quella che stiamo cercando per liberarcene). allora dai 9 vertici dell’Ennagono partono 27 diagonali, tre al cubo (2+7=9); aggiungendo al numero 27 l’Unità, si ottiene 28 (2+8= 10 la Totalità finale). Il numero Tre e il numero Sette sono dunque tra loro collegati ecco perchè si parla soltanto della legge dei 3 e del 7, ma pochi sanno come funziona quella che Gurdjieff chiamava la legge del 9.... continua 

NULLA SCOMPARE MA TUTTO SI TRASFORMA
L'unica cosa stabile in natura è il movimento quindi tutto cambia, tutto si evolve, tutto si trasforma. Guardate il nostro corpo, tra 7 e 9 anni cambiano tutte le nostre cellule, siamo fisicamente un altro corpo, come l'acqua di un fiume, il fiume è sempre diverso. Con gli strumenti di conoscenza come l'enneagramma, l'albero della vita e persino con i segni dello zodiaco avviene la stessa cosa: mai identificarsi con un segno, tu non sei un acquario ma sei nato sotto quel segno che si evolve e viene influenzato nel trascorso di tutto l'anno da tutte le altre stelle, fino a compiere un ciclo, ecco perchè poi è assurdo leggere che tutti gli acquario oggi troveranno l'amore il lavoro o perderanno la salute, assurdo, questi oroscopi sono la più vile e squallida delle interpretazioni; anche con gli eneatipi, mai dire io sono un E5 perchè noi siamo un miscuglio di tanti aspetti che appartengono alle diverse personalità, dire che il E9 è pigro disorienta perchè ci sono anche E5 pigri e trascurati. Lo stesso con i Tarot nella Kabbalah, interpretare sempre una carta nello stesso modo è da indovini, da stregoni da due soldi, da fattucchieri e ciarlatani opportunisti. Guardate nella foto l'enneagrama e se seguite la sequenza del 9 quando termina un ciclo diventa 18, il doppio, si è superato ma ( 1+8= 9) resta 9 lo stesso, non perde il suo carattere ma ha integrato nel suo cammino le caratteristiche del E1 e E8 e nel giro di 9 anni (come le cellule nel nostro corpo) dovrebbe integrare tutte le caratteristiche adatte di tutti gli altri eneatipi. Lo stesso nell'albero della vita, la linfa si muove dentro, non è fermo, cambia. Questi strumenti sono una guida in movimento, meditazione giornaliera, costante, basta pensare ai Ching che percorrono la luce della natura secondo il ciclo del sole. Dunque mai fermarsi, come diceva il buon Gesù " chi non raccoglie con me disperde" (Lc 11,23)

LA LEGGE DEL 3 (seconda parte)
L'eneagrama è formato come abbiamo visto altrove da 3 triangoli interni, pero questi 3 triangoli hanno a sua volta un ombra interna, speculare, sono il riflesso di ogni eneatipo, dominati sempre per la legge del 9. Infatti anche Jung ci avverte che spesso tutto quello che noi per istinto rifiutiamo nell'altro in qualche modo lo nascondiamo dentro di noi stessi. L'ombra di ogni eneatipo è quello a specchio, il suo opposto. L'unico a noi avere ombra è il 9 o, meglio, diciamo che ha un ombra diversa: el 9 es sombra a sì mismo, por defecto porque es tan pasivo o perezoso que no brilla por lo que no refleja sombra. Por exceso no le da importancia a la luz, està cómodo en sí mismo, como los gatos, ven en la oscuridad las sombras. Il 9 è un compendio di ombre (infatti se guardate tutti i triangoli convergono in lui), è l'eneatipo più complesso, non per caso è il 9, patron o codice universale. 
Alla fine se sommiamo i primi 3 triangoli con le sue ombre sono 6 triangoli e se potessimo vederli in maniera tridimensionale il risultato sorprendente sarebbe la stella Merkaba (di Davide, quella della Cabala) sulla quale stiamo studiamo gli arcani, ecco qui la dimostrazione geometrica di come enneagramma, cabala e Tarot si uniscono.

SALTO O CADUTA?
La prima cosa che ci colpisce quando vediamo l'enneagramma di Gurdjieff è la sua forma interna asimmetrica, due dei tre triangoli interni (mostrati in foto con le linee blu e rossa) sono distorti creando quello spazio visibile in basso al centro e infatti tutti i numeri hanno il loro lato opposto tranne il nove ... (1-8, 2-7, 3-6, 4-5), il nove ha il suo specchio proprio in quello spazio che rappresenta ciò che è al di fuori del tempo, è il punto critico come nella fascia di Moebius dove si va da una dimensione all'altra ed come è un salto quantico, un momento in cui acquisiamo coscienza, a volte anche attraverso una disgrazia, ecco perché è anche chiamato collasso, caduta, ma poi il frutto è un risveglio, un salto di una ottava come diceva Gurdjieff. Il salto quantico è dovuto all'assorbimento o all'emissione di radiazioni elettromagnetiche, a livello spirituale è quando si attraversa una crisi profonda da cui si ottiene la conoscenza. Negli arcani dei tarocchi questo salto o caduta è racchiuso nel mistero della Torre.

SALTO DELL’OTTAVA O LEGGE DEL SETTE
Gurdjeff spiegò in modo molto dettagliato questa legge. L’Universo consiste di vibrazioni, ma esse o accelerano o rallentano, si rafforzano e si indeboliscono alternativamente. A un certo punto però interviene un cambiamento. Esse rallentano e non seguono più l’impulso iniziale. Per riprendere forza deve avvenire qualcosa… facciamo un esempio: conosci una ragazza, la vibrazione è forte, ti innamori, la cerchi, ti sposi e poi dopo 3 anni la passione cala, tutto diventa scontato. Arriva la crisi. Per superare la crisi la coppia si inventa un qualcosa: un viaggio, un figlio, un litigio con ultimatum ... Prendiamo in considerazione la tastiera di un pianoforte. Le sette note DO, RE MI, FA, SOL, LA , SI sono composte dai tasti bianchi, che però sono intervallati dai tasti neri. Essi sono i semitoni. Cioè permettono di arrivare alla nota successiva senza sbalzi, ma gradualmente. Ci sono però 2 punti in cui non ci sono i tasti neri e cioè tra il MI e il FA e tra il SI e il DO successivo. In questi 2 punti avviene un salto senza passare dai semitoni. Quello più importante è tra il SI e il DO successivo. Infatti si alza la tonalità.
La stessa cosa possiamo rapportarlo nella nostra vita, un matrimonio per esempio dopo il settimo anno o si solidifica o si rompe, ma anche al lavoro, nei rapporti con gli amici. Queste crisi sono dei cali energetici che ci dicono che dobbiamo fare un salto di qualità altrimenti si torna indietro, si cala o si resta stagnanti. La crisi ti dice che devi crescere, che sei arrivato al momento in cui devi cambiare o rinunciare a qualcosa o a qualcuno; una vita senza crisi è una vita che non cresce, è normale che arriviamo a momenti tristi, noiosi, deprimenti. Sono fisiologici. L'importante è affrontarli nel modo giusto. Ecco, quindi, come agiamo in quel periodo è decisivo...

LE LEGGI DEL CAMBIAMENTO
Chi studia l’Enneagramma si imbatte subito in due leggi che non sono soltanto numeriche ma simboliche, quindi ogni numero incarna un processo interiore di cambiamento. 
La prima è la legge del 3 che rappresenta il triangolo interno dell'enneagramma, iscritto nel cerchio 3,6,9, queste sono 3 forze, patroni, codici: Il primo è la negazione (il Yin-3) il secondo è l'affermazione (il Yang-6) e il terzo è la riconciliazione duale (equilibrio-9). Sono i principi dell'atomo, dela trinità, delle potenzialità dell'anima umana. 
La seconda è la legge del 7 iscritto nel vortice irregolare dei numeri restanti che sono 6 (1, 5, 7, 8, 4, 2), ma quasi nessuno valuta il numero centrale che li unisce e cioè lo zero (il punto zero è l'annullamento). Anche nei I Ching il cambiamento avviene attraverso il passaggio di 6 linee (Gli esagrammi). Questa legge prevede un fenomeno si sviluppa e si supera attraverso 7 gradi, fasi o note (infatti se messi sul pentagramma avremmo che l'ottava è il salto di qualità). 
Questa è un antichissima dottrina filosofica cinese sulle vibrazioni del suono, chiamata Shat-Chai-Mernis. Gurdjieff scrive di aver trovato (una stella a nove punte)  ovunque nel monastero Sufi di Naqshbandi  ove avrebbe conosciuto l’Enneagramma. 
Le linee dentro l'enneagramma sono dei viaggi, tracce, sentieri o danze dell'anima alla ricerca di se stessa, ad ogni passo di intercezione si trovano vizi e virtù, sono la chiave per progredire o l'ostacolo per regredire: 
L'Iracondo (enneatipo 1) contro la pazienza
L'Orgoglioso (enneatipo 2) contro l'umiltà
Il Vanitoso (enneatipo 3) contro la semplicità
L'Invidioso (enneatipo 4) contro  l'altruismo
L'Avaro (enneatipo 5) contro la generosità
Il timoroso (enneatipo 6) contro coraggio
Il Goloso (enneatipo 7) contro la prudenza
Il Lussurioso (enneatipo 8) contro la temperanza
L'incostante (enneatipo 9) contro la perseveranza 

LE FALSE ETICHETTE NELL'ENNEAGRAMMA
Una delle cose che più disorientano le persone che studiano l'ennegramma sono le etichette fisse che si danno ad ognuno dei nove caratteri o personalità, quindi per esempio si dice che il E9 è un pigro oppure che il E4 è un falso sofferente, anzi tantissime volte troviamo le caratteristiche nostre in un altro e viceversa, tipo si dice che il E2 sia un orgoglioso ma noi troviamo tantissimi orgogliosi in tutti gli altri enneatipi. Tutto questo crea una gran confusione e disordine mentale. Per liberarci da queste trappole dobbiamo avere presente 3 cose:
1. Distinguere se quella descrizione è un mecanismo di difesa oppure una fissazione. Esempio: quando diciamo che il E9 è un pigro non è pigro come tutti vivono la pigrizia, alcuni sono pigri trascurando le cose, non facendo nulla ma dedicano tutto il tempo per i loro vizi, altri invece sono pigri perchè si dimenticano di se stessi quindi si danno tanto da fare per gli altri. E' un pigro perchè non si valuta, non si vuol bene, non crede di meritarsi quel piacere, ma farebbe qualsiasi cosa per fare quel piacere ad un altro. 
2. Distinguere se è un difetto che nasconde una qualità, per esempio il E4 non è un falso sofferente, è uno che si lamenta, si lagna ma perchè vuole attenzione, vuole amore ma non sa come chiederlo, arriva persino ad esagerare, tipico degli ipocondriaci, senza sapere come manifestare la sua ammirazione per l'atenzione altrui. Queste descrizioni che leggiamo negative, cioè iracundo, perfezionista, avaro, etc... descrivono lo stato neurotico e decentrato dell'eneatipo, ma sono modalità non definizione assolute della personalità. 
3. Quando si parla di una qualità non sempre è positiva, per esempio diciamo che il E8 può essere generoso ma a volte cerca di manipolare e comprare la tua fiducia per poterti più facilmente dominare oppure diciamo che il E1 è un perfezionista ma il fondo ha paura di vedere quello che dentro di sè è imperfetto e lo nasconde tenendo tutto sotto controllo e in ordine. 
Dunque in sintesi, valutiamo sempre queste etichette non sempre dicono quello che sembra e non sempre sembra quello che dicono. 

L'EQUILIBRIO DELL'ENEAGRAMMA
La filosofia del Yin-Yang cerca sempre l'equilibrio del duale, il suo simbolo astrologico infatti è molto simile a quello del cancro perchè quando il sole si trova nella costellazione del cancro, la terra ha percorso la metà del suo giro intorno al sole. Il giorno 1 e 2 Luglio è quello che si trova a metà del percorso (182.5 giorno trascorso e 182.5 giorni mancanti). Nel pensiero sumerico antico questo giorno corrispondeva alla costellazione di Sippar, città del dio del sole Shamash, la casa del sole ubicata al solstizio, sotto il segno del cancro. Tutto ciò conferma la matrice Esagonale come una figura di equilibrio e di fatto l'enneagramma si basa nella legge del 7, quella a specchio (i 6 raggi del sole)
mentre la casa del Sole è piramidale e si conforma nella legge del 3. Mentre quella del 3 è creativa, quella del 7 è generativa, sono le due forze motrici della stabilità nel cambiamento ed insieme forma l'enneagramma: il percorso della stabilità nel cambiamento lo stesso che propone la legge del mutamento dei I Ching nello Yin-Yang. 



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