Quando ti piace un fiore semplicemente lo raccogli,
ma quando ami un fiore annaffialo ogni giorno,
è questa la differenza tra il piacere e l'amore
- Buddha -
I fontanieri incanalano l’acqua,
gli armaioli piegano i dardi,
i falegnami piegano il legno,
i saggi piegano se stessi.
La dottrina è come una zattera
che vi serve ad attraversare un fiume.
Quando siete giunti sulla sponda opposta,
lasciatela andare.
Chi ha comprensione e saggezza non concepisce di arrecare danno a se stesso o a un altro,
o di arrecare danno a entrambi. Piuttosto, egli è intento al proprio bene,
al bene dell'altro, al bene di entrambi, al bene del mondo intero.
Non c’è strada che porti alla felicità:
la felicità è la strada.
Nel momento in cui proviamo della rabbia, abbiamo già smesso di lottare per la verità
e abbiamo iniziato a lottare soltanto per noi stessi.
Qualsiasi azione, mentale verbale o fisica, compiuta da qualunque essere vivente, produce un effetto corrispondente. L'insieme degli effetti inerenti alla vita di una persona costituisce il suo karma. Non esiste quindi nessun destino cieco da maledire ne nessuna provvidenza divina da venerare; e neppure esiste il meccanico agire della natura o il fortuito presentarsi degli eventi. A livello profondo, ciascuno è interamente responsabile delle cause poste, ciascuno è l'artefice del bene e del male che subisce.
Il vostro compito non è di cercare l'amore, ma semplicemente di cercare, e trovare,
tutte quelle barriere che, dentro di voi, avete innalzato contro di esso.
Solo colui che ha conseguito la distruzione dei vincoli,
costui ha raggiunto la fiducia in se stesso.
Per quante buone parole potrai leggere e pronunciare, quale bene ti arrecheranno se non le metterai in pratica? Parlare è facile, non è vero? Sono le azioni quelle che contano.
Per crescere è necessario agire, impegnarsi, vivere in pieno la propria esistenza coerentemente con i propri valori e i propri princìpi.
un insegnamento degno del suo maestro
supera il maestro
Buddha
Sii come il bambù; fuori duro e compatto, dentro morbido e cavo. Le sue radici sono saldamente confitte nel terreno si intrecciano con quelle di altre piante per rafforzarsi e sorreggersi a vicenda. Lo stelo si lascia investire liberamente dal vento e lungi dal resistergli si piega. Ciò che si piega è molto più difficile a spezzarsi.
Pensiero buddista
Colui che sperimenta l'unità della vita vede il suo Sé in tutti gli esseri,
e tutti gli esseri in se stesso, e guarda tutto con occhio imparziale.
Questo è il cammino ad otto vie: giusta visione, giusto scopo, giusto eloquio, giusta azione,
giusta vita, giusto sforzo, giusta attenzione, giusta contemplazione.
Non fatevi guidare dalla tradizione, dalla consuetudine o dal sentito dire; dai testi sacri, dalla logica o dalla verosimiglianza, né dalla dialettica o dall'inclinazione per una teoria.
Non fatevi convincere dall'apparente intelligenza di qualcuno o dal rispetto per un maestro.
Quando capite da voi stessi che cosa è falso, stolto e cattivo, vedendo che porta danno e sofferenza, abbandonatelo.
E quando capite da voi stessi che cosa è giusto, coltivatelo.
Non c'è fuoco come la passione, non c'è crimine come l'odio, non c'è dispiacere come la separazione, non c'è malattia come l'aridità di cuore e non c'è gioia come la libertà.
La salute, la contentezza e la fiducia sono i vostri beni più grandi e la libertà è la vostra più grande gioia.
Osservatevi dentro. State tranquilli. Liberi da paura e da attaccamenti, sperimentate la dolce letizia del vivere nella via.
Non sarete puniti per la vostra rabbia,
ma dalla vostra rabbia!
-- Buddha
ma quando ami un fiore annaffialo ogni giorno,
è questa la differenza tra il piacere e l'amore
- Buddha -
I fontanieri incanalano l’acqua,
gli armaioli piegano i dardi,
i falegnami piegano il legno,
i saggi piegano se stessi.
La dottrina è come una zattera
che vi serve ad attraversare un fiume.
Quando siete giunti sulla sponda opposta,
lasciatela andare.
Chi ha comprensione e saggezza non concepisce di arrecare danno a se stesso o a un altro,
o di arrecare danno a entrambi. Piuttosto, egli è intento al proprio bene,
al bene dell'altro, al bene di entrambi, al bene del mondo intero.
Non c’è strada che porti alla felicità:
la felicità è la strada.
Nel momento in cui proviamo della rabbia, abbiamo già smesso di lottare per la verità
e abbiamo iniziato a lottare soltanto per noi stessi.
Qualsiasi azione, mentale verbale o fisica, compiuta da qualunque essere vivente, produce un effetto corrispondente. L'insieme degli effetti inerenti alla vita di una persona costituisce il suo karma. Non esiste quindi nessun destino cieco da maledire ne nessuna provvidenza divina da venerare; e neppure esiste il meccanico agire della natura o il fortuito presentarsi degli eventi. A livello profondo, ciascuno è interamente responsabile delle cause poste, ciascuno è l'artefice del bene e del male che subisce.
Il vostro compito non è di cercare l'amore, ma semplicemente di cercare, e trovare,
tutte quelle barriere che, dentro di voi, avete innalzato contro di esso.
Solo colui che ha conseguito la distruzione dei vincoli,
costui ha raggiunto la fiducia in se stesso.
Per quante buone parole potrai leggere e pronunciare, quale bene ti arrecheranno se non le metterai in pratica? Parlare è facile, non è vero? Sono le azioni quelle che contano.
Per crescere è necessario agire, impegnarsi, vivere in pieno la propria esistenza coerentemente con i propri valori e i propri princìpi.
Non badare ai torti altrui, non a ciò che altri avrebbe dovuto fare o non fare:
osserva piuttosto ciò che tu hai fatto o non fatto.
Imparare e pensare sono come trovarsi fuori dalla porta;
sedersi in meditazione è come entrare a casa propria ed essere in pace.
osserva piuttosto ciò che tu hai fatto o non fatto.
Imparare e pensare sono come trovarsi fuori dalla porta;
sedersi in meditazione è come entrare a casa propria ed essere in pace.
Quando una persona conosce la solitudine del silenzio e apprezza la gioia della quiete,
allora è libero dal timore e sperimenta la gioia dell'aderenza alla realtà.
Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa.
Se siamo vuoti (nella consapevolezza), possiamo contenere l'universo.
Con la stessa facilità con cui il vento sradica un fragile albero
le tentazioni trascinano chi è alla ricerca del piacere, chi è avido, pigro e debole.
Ma, come il vento non riesce ad abbattere una montagna, nessuna tentazione scuote chi è desto, energico, fiducioso e vive semplicemente.
La vita è un ponte, perciò non costruirci sopra una casa.
Credere in una dottrina significa perdere la libertà. Diventando dogmatici, si pensa che la propria dottrina sia l'unica giusta e si accusano le altre di eresia. L'attaccamento alle opinioni è il massimo ostacolo al sentiero spirituale. Benché il mio insegnamento non sia un dogma né una dottrina, certo alcuni lo intendono così. Devo spiegare chiaramente che insegno un metodo per sperimentare la realtà, e non la realtà medesima, così come un dito che indica la luna non è la luna. Una persona intelligente seguirà la direzione indicata dal dito per vedere la luna, ma chi vede soltanto il dito e lo scambia per la luna non vedrà mai la luna reale. Io insegno un metodo da mettere in pratica, non qualcosa in cui credere o da adorare. Il mio insegnamento si può paragonare a una zattera che serve ad attraversare il fiume.
Solo uno stolto rimarrà abbarbicato alla zattera una volta che sia approdato all'altra sponda, alla sponda della liberazione.
( Vita di Siddharta il Buddha ) di Thich Nhat Hanh
allora è libero dal timore e sperimenta la gioia dell'aderenza alla realtà.
Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa.
Se siamo vuoti (nella consapevolezza), possiamo contenere l'universo.
Con la stessa facilità con cui il vento sradica un fragile albero
le tentazioni trascinano chi è alla ricerca del piacere, chi è avido, pigro e debole.
Ma, come il vento non riesce ad abbattere una montagna, nessuna tentazione scuote chi è desto, energico, fiducioso e vive semplicemente.
La vita è un ponte, perciò non costruirci sopra una casa.
Credere in una dottrina significa perdere la libertà. Diventando dogmatici, si pensa che la propria dottrina sia l'unica giusta e si accusano le altre di eresia. L'attaccamento alle opinioni è il massimo ostacolo al sentiero spirituale. Benché il mio insegnamento non sia un dogma né una dottrina, certo alcuni lo intendono così. Devo spiegare chiaramente che insegno un metodo per sperimentare la realtà, e non la realtà medesima, così come un dito che indica la luna non è la luna. Una persona intelligente seguirà la direzione indicata dal dito per vedere la luna, ma chi vede soltanto il dito e lo scambia per la luna non vedrà mai la luna reale. Io insegno un metodo da mettere in pratica, non qualcosa in cui credere o da adorare. Il mio insegnamento si può paragonare a una zattera che serve ad attraversare il fiume.
Solo uno stolto rimarrà abbarbicato alla zattera una volta che sia approdato all'altra sponda, alla sponda della liberazione.
( Vita di Siddharta il Buddha ) di Thich Nhat Hanh
E' meglio conquistare te stesso
piuttosto che vincere mille battaglie.
Come l'ape raccoglie il succo dei fiori senza danneggiarne colore e profumo,
così il saggio dimori nel mondo.
Non c'è niente di costante tranne il cambiamento.
La realtà è un processo dinamico in continua ed irreversibile evoluzione caratterizzata da cambiamenti.
Muoviti nel mondo celebrando, danzando, cantando, simile a un'ape va da fiore a fiore,
soltanto attraversando tutte le esperienze diventi maturo.
L'odio non cessa con l'odio in nessun tempo.
L'odio cessa con l'amore, questa è la legge eterna.
Gli alberi sono le colonne del cielo,
se cadono loro,
ci cadrebbe addosso un pezzo di cielo.
Siamo formati dai nostri pensieri ; noi diventiamo quello che pensiamo.
Quando la mente è pura, la gioia la segue come un'ombra che non ci lascia mai.
L'odio cessa con l'amore, questa è la legge eterna.
Gli alberi sono le colonne del cielo,
se cadono loro,
ci cadrebbe addosso un pezzo di cielo.
Siamo formati dai nostri pensieri ; noi diventiamo quello che pensiamo.
Quando la mente è pura, la gioia la segue come un'ombra che non ci lascia mai.
supera il maestro
Buddha
Per vedere ciò che pochi hanno visto
dovete andare dove pochi sono andati.
Ci sono solo due errori che si possono fare nel cammino verso il vero:
non andare fino in fondo e non iniziare.
Sii come il bambù; fuori duro e compatto, dentro morbido e cavo. Le sue radici sono saldamente confitte nel terreno si intrecciano con quelle di altre piante per rafforzarsi e sorreggersi a vicenda. Lo stelo si lascia investire liberamente dal vento e lungi dal resistergli si piega. Ciò che si piega è molto più difficile a spezzarsi.
Pensiero buddista
Colui che sperimenta l'unità della vita vede il suo Sé in tutti gli esseri,
e tutti gli esseri in se stesso, e guarda tutto con occhio imparziale.
Questo è il cammino ad otto vie: giusta visione, giusto scopo, giusto eloquio, giusta azione,
giusta vita, giusto sforzo, giusta attenzione, giusta contemplazione.
Non fatevi guidare dalla tradizione, dalla consuetudine o dal sentito dire; dai testi sacri, dalla logica o dalla verosimiglianza, né dalla dialettica o dall'inclinazione per una teoria.
Non fatevi convincere dall'apparente intelligenza di qualcuno o dal rispetto per un maestro.
Quando capite da voi stessi che cosa è falso, stolto e cattivo, vedendo che porta danno e sofferenza, abbandonatelo.
E quando capite da voi stessi che cosa è giusto, coltivatelo.
Non c'è fuoco come la passione, non c'è crimine come l'odio, non c'è dispiacere come la separazione, non c'è malattia come l'aridità di cuore e non c'è gioia come la libertà.
La salute, la contentezza e la fiducia sono i vostri beni più grandi e la libertà è la vostra più grande gioia.
Osservatevi dentro. State tranquilli. Liberi da paura e da attaccamenti, sperimentate la dolce letizia del vivere nella via.
Non sarete puniti per la vostra rabbia,
ma dalla vostra rabbia!
-- Buddha
"Non credere a qualcosa semplicemente perché l'avete sentito. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché se ne parla e in molti lo dicono. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché si trova scritto nei tuoi libri religiosi. Non credere in qualsiasi cosa soltanto perche viene dall'autorità dei tuoi insegnanti e degli anziani; non credere nelle tradizioni soltanto perché sono state tramandate per molte generazioni. Ma soltanto dopo profonda osservazione ed analisi, quando si scopre che qualcosa è d'accordo con la ragione e favorisce il bene e beneficio di tutti e di ciascuno, allora accettala e vivi secondo quella verità. "
~ Buddha
IL RE BUDDISTA DI FERRO
Questa statua è stata scolpita 1000 anni fa sui resti di un meteorite che cadde sulla Terra 15.000 fa all'incirca. Il più grande segreto della statua buddista scoperto dai nazisti nel 1938 è appena stato svelato. La statua è stata scolpita da un pezzo del meteorite Chinga. La spedizione guidata da Ernst Schafer nazista che la scoprì nel 1938 non sapeva che è stato scolpito tempo fa in raro tipo di meteorite, in particolare, un nichel ataxita. Le SS che hanno viaggiato in Tibet sotto il comando di Heinrich Himmler alla ricerca delle origini del popolo ariano in quelle terre, hanno visto la svastica sul petto del carattere della scultura e hanno deciso di portarla con sé in Germania, dove in seguito entrò a far parte di una collezione privata. Si sa che la svastica non ha nel Budda il senso di croce nazista posteriore, ma è il movimento e il trascendere della vita, un simbolo che esisteva millenni prima del nazismo. La svastica esisteva ancor prima del Buddismo, era il giro della ruota del sole e della vita; nel movimento nazista la svastica invece gira a destra in senso orario. La statua, 24 centimetri di altezza e 10 chili, che rappresenta il dio Vaisravana, noto anche in Tibet come il "Re del Nord buddista" o Jambhala. Il suo valore è incalcolabile perchè è stata fatta da un meteorite, il che significa che non si può paragonare con un altro per stabilire il suo valore.
Pochi sono fra gli uomini
quegli esseri che toccano l'altra sponda:
tutta questa altra gente, invece,
corre su e giù per la spiaggia.
- BUDDHA -
Il conflitto non è tra il bene e il male,
ma tra la conoscenza e l'ignoranza
- BUDDHA ...
Un uomo colto una volta andò da Buddha e disse:
- "Le cose che insegnate, Signore, non si trovano nelle sacre scritture".
- "Allora mettetecele" rispose il Buddha.
Dopo una pausa imbarazzata l'uomo proseguì:
- "Posso permettermi di dire, Signore, che alcune alcune delle cose che voi insegnate contraddicono in realtà le sacre scritture?"
- "Allora emendate le scritture" disse il Buddha
PS: Anche Gesù diceva lo stesso ... "Vi fu detto nella legge di Mosè questo invece IO vi dico quest'altro" ... Infatti fu anche ucciso perchè correggeva le scritture e si metteva al posto di esse!!!
«Una mattina, un uomo chiese al Buddha: “Esiste Dio?”, Buddha guardò l’uomo, lo scrutò negli occhi e disse: “No, non esiste alcun Dio”. Quello stesso giorno, nel pomeriggio, un altro uomo chiese al Buddha: “Cosa pensi di Dio? Esiste?”. Di nuovo egli lo guardò negli occhi e disse: “Sì, Dio esiste!”.
Ananda, che lo accompagnava e osservava la scena, rimase molto perplesso. Quella stessa sera, un terzo uomo si presentò con la stessa domanda, ma formulata in maniera diversa. Chiese al Buddha: “Ci sono persone che credono in Dio, e altre che non credono in Dio. Io non so da che parte stare. Aiutami!”. Buddha non rispose, restò in silenzio e chiuse semplicemente gli occhi. L’uomo, vedendo che Buddha era seduto con gli occhi chiusi, pensò che forse quella era la risposta; per cui si sedette a sua volta e chiuse gli occhi. Passò un’ora, il Buddha aprì gli occhi e nello stesso momento anche l’uomo li aprì, toccò i piedi di Buddha e disse: “La tua compassione è immensa, mi hai dato la risposta… te ne sarò sempre riconoscente”. Ananda non poteva credere ai suoi occhi, anche perché Buddha non aveva detto una sola parola. Quando l’uomo, perfettamente appagato dalla risposta, si fu allontanato, Ananda chiese a Buddha: “Questo è troppo! A un uomo hai detto che Dio non esiste, all’altro che esiste, e al terzo non hai dato risposta alcuna… e questo dice di aver ricevuto la risposta, di essere soddisfatto e riconoscente, e ti tocca i piedi. Ti chiedo di darmi una spiegazione?” Buddha disse: “Ananda, innanzitutto devi ricordarti che quelle non erano domande tue, e quelle risposte non erano indirizzate a te. Perché ti preoccupi inutilmente dei problemi degli altri? Prima di tutto, risolvi i tuoi problemi!”. Ananda disse: “Questo è vero: le domande non erano mie, e le risposte non erano indirizzate a me, ma ho le orecchie e posso sentire, e ho sentito e ho visto. Ora tutta questa storia mi lascia perplesso. Qual è la giusta risposta?”. Buddha rispose: “Giusta? La risposta giusta è la consapevolezza. Il primo uomo voleva il mio sostegno: credeva in Dio. Era venuto qui con una risposta prefabbricata, voleva solo il mio appoggio, per poi poter andare in giro a dire: ‘Ho ragione, anche Buddha la pensa così’. A lui ho dovuto rispondere negando, solo per disturbare il suo credo, perché credere significa non conoscere.
Il secondo uomo si è presentato con una risposta pre-costruita: crede che Dio non esista, voleva il mio appoggio per rafforzare il suo non credere, in modo da poter proclamare a gran voce che io ero d’accordo con lui! Gli ho dovuto rispondere che Dio esiste, per lo stesso motivo. Se metti a fuoco il mio scopo, non esiste contraddizione alcuna, ho disturbato il credo preconcetto del primo uomo, tanto quanto ho scosso la preconcetta mancanza di fede del secondo. Nel primo caso si tratta di un’affermazione, nel secondo di una negazione, ma entrambi sono nella stessa situazione. Nessuno dei due è un uomo che sa, e nessuno dei due è un umile ricercatore: entrambi portavano con sé i loro pregiudizi.” E proseguì: “Il terzo uomo era un ricercatore. Non aveva alcun pregiudizio. Mi ha aperto il suo cuore, dicendomi: ‘Ci sono persone che credono, e persone che non credono. Per ciò che mi riguarda, non so se Dio esiste, oppure no. Aiutami!’ Il solo aiuto che potevo dargli era insegnargli con una lezione di consapevolezza silente; le parole erano assolutamente inutili. Quando ho chiuso gli occhi, egli ha compreso il mio suggerimento. Quando sono sceso più in profondità nel silenzio, lui è entrato a far parte del campo di energia prodotto dal mio silenzio e dalla mia presenza, ha iniziato a scendere anche lui nel silenzio, a entrare nella consapevolezza. Al trascorrere dell’ora, sembrava che fossero passati solo pochi minuti. A parole, non aveva ricevuto alcuna risposta, ma nel silenzio aveva ricevuto la risposta autentica: non ti preoccupare di Dio, non importa se Dio esiste oppure no. Ciò che importa è se esistono o meno il silenzio e la consapevolezza.
Se sei consapevole, tu stesso sei Dio. Dio non è qualcosa di remoto da te: tu puoi essere una mente, oppure Dio. Nel silenzio e nella consapevolezza la mente si dissolve e scompare, e si rivela la tua stessa essenza divina. Sebbene io non abbia detto nulla al terzo uomo, egli ha ricevuto la risposta, e l’ha colta nel modo giusto”.»
“Per paura, la gente si rivolge a monti sacri, boschi sacri, alberi sacri ed altari.” – Buddha
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