Percorso sull’Anima, 2° conferenza
Continuiamo con la ricerca fantasmagorica, per il momento, di questo che chiamiamo Anima. Se vi capita, fate uno sperimento: chiedete per curiosità, così a brucia pelo, a persone che vi stanno vicino: che cosa è per loro l'anima?... vedremo che il più non lo sa, è una cosa scontata ma sconosciuta, tutti ne parlano ma quasi nessuno sa di cosa.
Continuiamo con la ricerca fantasmagorica, per il momento, di questo che chiamiamo Anima. Se vi capita, fate uno sperimento: chiedete per curiosità, così a brucia pelo, a persone che vi stanno vicino: che cosa è per loro l'anima?... vedremo che il più non lo sa, è una cosa scontata ma sconosciuta, tutti ne parlano ma quasi nessuno sa di cosa.
Anima.... quante volte abbiamo sentito questa parola? tantissime: "anima mia" dicono i poeti; centinaia di canzoni contengono la parola anima nei testi e persino nei titoli. "Ti do la mia anima" dicono gli innamorati, "venderei la mia anima al diavolo" urlano i disperati; esiste addirittura un genere musicale il "soul", “musica dell'anima” nacque dalla fusione delle sonorità del jazz e del gospel con modalità pop. Infine "Anima" è quello che molte religioni e filosofie cercano di purificare, mettere in salvo, custodire, portare in paradiso, potenziare, ecc. A noi occidentali, di matrice cristiana, ci hanno inculcato quest'anima già da piccoli eppure, lo sapevate che la parola "anima" non esiste nella Bibbia? Gli ebrei, matrice da cui i cristiani prendono in prestito (furto) molte concezioni teorie e convinzioni, usano il termine "Ruah" spirito, che spesso noi confondiamo appunto con anima, ma per gli ebrei l'anima immortale come noi la intendiamo non è mai esistita. Ad introdurre il concetto di anima nel cattolicesimo fu Sant'Agostino nel IV secolo, perchè lui era un platonico, il concetto è di origine filosofica e greca, ma anche Agostino lo cristianizzò in qualche modo. Con i secoli a venire questa parola ha subito tante trasformazioni, adattamenti, ma anche arricchimenti e chiarimenti.
Partiamo quindi dal fatto che dobbiamo sbrogliare la matassa, vediamo tanti fili non collegati: anima, spirito, vento divino, soffio vitale, c'è chi lo chiama mente, chi coscienza e chi lo chiama il "io". Una bella confusione.
Partiamo quindi dal fatto che dobbiamo sbrogliare la matassa, vediamo tanti fili non collegati: anima, spirito, vento divino, soffio vitale, c'è chi lo chiama mente, chi coscienza e chi lo chiama il "io". Una bella confusione.
Gli antichi osservando le persone che morivano vedevano che non respiravano più, erano prive di "aria" di soffio vitale donde il termine ebraico "Ruah" vento, infatti l'anima viene dal latino anima, connesso col greco ànemos «soffio», «vento», quando uno muore si dice "ha esalato il suo ultimo respiro" come se fosse uscita proprio l'anima. Ma questo avveniva per tutti gli animali, per cui anche gli anima-li avrebbero dovuto avere un anima. Ricordiamo che spirare è soffiare (spirito) e aspirare e prendere aria (aspirazioni divine). Allora si creò il termine "essere animato" (l'uomo troppo orgoglioso non accettava di essere un semplice animale qualunque, sente che in qualcosa ci differenziamo dagli altri animali) per cui essere animato si intendeva per tutti quelli che erano dotati di vita ma soprattutto di movimento (libertà), una pietra o un albero che non si muovevano e non urlavano quando li si colpiva, erano ritenuti privi di anima. Oggi invece capiamo che una pietra è animata, ha degli atomi e particelle che per conformare quella pietra si muovono in vortici nel suo interno, quindi ha anche lei un anima (i nativi e gli aborigeni senza tecnologia l'avevano già capito: adoravano le pietre, rispettavano gli alberi, dicevano che addirittura un granello di sabbia ha nel suo interno un fuoco da apprezzare). Oggi possiamo concludere che tutto è animato, anzi siamo dentro un Anima cosmica, un movimento infinito, tutto si muove, tutto si trasforma: l'albero si brucia e diventa cenere, questa si butta a terra e si mischia con altri elementi e si forma un seme e da questo seme rinasce un albero, nulla è scomparso, tutto si è trasformato. La Bibbia è lapidaria: noi siamo cenere dalla polvere veniamo e alla polvere torneremo (Genesi 3,19), anche il nostro corpo, nella sua dimensione materiale è destinato a fondersi e confondersi con altri elementi. Questo evento viene chiamato Morte.
Però l'essere umano ha sempre lottato contro questo pensiero atroce della morte, questa sensazione di paura, questa rinunzia alla vita , il limite della nostra dimensione materiale. Infatti da cui nasce anche Dio, quella dimensione capace di varcare i nostri limiti, colui che tutto può quindi anche non morire (attenzione: Gesù è l'unico Dio che muore, ecco perchè è il mio preferito); gli Dei dunque non sono legati al tempo perchè sono eterni. Noi chiamiamo Dio questa capacità, questo sogno, questa idea che nasce proprio dall'incontro con la morte. Guardate tutte le religioni nascono dal loro voler risolvere la morte. Nietzsche lo diceva: "La religione è la capacità di far credere alla gente quello che non esiste", cioè o Dio o la morte, uno dei due. Se esiste Dio lui vince la morte, se esiste la morte allora lei fa scomparire Dio. Ovvio a noi piace di più la prima opzione ma non è così palese nè chiara come vedremo. Qui nasce anche l'idea non soltanto dell'anima simile a Dio ma anche immortale quindi divina. Ma questo è un altro discorso, rimaniamo soltanto all'anima umana.
Torniamo quindi al nostro discorso: di fronte alla morte l'essere umano intuisce l'immortalità. Il nostro è un mondo duale quindi se esiste ciò che muore (Yin) dovrebbe esistere ciò che non muore (Yang). A livello materiale questo non è dimostrabile, noi viviamo in una dimensione che è legata al tempo ed allo spazio, tutto finisce, tutto ha un principio ed una fine. Gli antichi osservavano: una pietra dura migliaia di anni, invece un uomo 80-100 anni, come mai? Oggi noi sappiamo che nella pietra l'energia in essa è bella compatta, chiusa, in maniera così potente che però gli atomi sono pesanti e hanno una durata intensa, quindi una pietra dura a lungo ma non ha alcun dinamismo (non si muove per esempio), più l'energia è dinamica più si consuma, come noi. Eppure l'uomo si crede superiori a tutti gli altri esseri in natura e di fatto ha dominato e sottomesso questo pianeta. Nell'immenso mondo della vita siamo noi essere umani quelli più complessi. In noi esistono in compendio le altre forme di vita: abbiamo le funzioni vegetative (l'aria che respiriamo, la digestione che compiamo, il sangue che scorre nelle vene... sono tutti movimenti vitali). Abbiamo anche le funzioni sensitive, tipiche di tutti gli animali, quindi proviamo fame, stanchezza, voglia di accoppiarci e riprodurci. Ma in noi c'è qualcosa di superiore che ha fatto sì che fossimo noi a governare questo pianeta: la funzione spirituale cioè noi siamo esseri razionali e senzienti!. Dalla parte della ragione (la testa, l'intelligenza) noi capiamo il mondo, dalla parte senziente (il cuore, i sentimenti) lo viviamo con emozioni profonde e trascendentali e diamo a tutto un valore. Simbolicamente noi chiamiamo queste due dimensioni testa e cuore (yang e yin). Un ultima riflessione prima di analizzare queste due potenzialità:
Come abbiamo detto in precedenza l'energia si condensa nella massa della materia, ma in alcuni atomi il movimento è tale che scaturisce al di fuori della configurazione materiale, per questo sono esseri in movimento (come le piante che crescono, gli animali che corrono e noi umani che non stiamo quasi mai fermi). I greci chiamavano questo movimento "Pneuma" (che noi traduciamo poveramente in anima o spirito, soffio che si muove), da cui viene la parola pneumatico (una camera piena d'aria, di spirito), infatti quando vi si buca una gomma non funziona: lo pneuma è vuoto, il neumatico è bucato, anche un palloncino è vivace quando pieno di aria, appunto pneuma, però in greco "pneuma" significa molto di più: "soffio igneo", cioè alito caldo, passione, fuoco, per ciò quello che gli antichi chiamavano anima o pneuma è proprio quello che noi oggi denominiamo come Energia (un soffio infuocato, una scintilla). Tutte le cose quindi sono viventi, hanno un calore di vita, infatti se toccate un morto è freddissimo, il fuoco vitale o pneuma lo ha abbandonato. Dunque, Nulla è privo di spirito, donde possiamo affermare che il materialismo è la più povera di tutte le filosofie. Vedete come la scienza (energia) e la religione (anima) potrebbero incontrarsi ? infondo parlano della stessa cosa. Nel nuovo testamento biblico lo Spirito di Dio viene rappresentato con lingue di fuoco, lo Spirito Santo sono fiamme (ignis = fuoco) invece oggi la scienza lo chiama Energia. Quando Gesù disse che è la luce del mondo, cambiate la parola luce per energia ed è la stessa cosa, poi cambiate luce per amore o amore per fuoco, in fondo sono la stessa cosa. Quando una persona è innamorata si sente l'anima infuocata e quando si lascia prendere dalla passione si brucia di voglia. Se vi dico che è l'amore che ci dà la vita oppure l'energia atomica, che l'amore ci riscalda l'anima, che l'energia è l'anima della materia, son sicuro che iniziate già a capire bene cosa intendo dire con la parola anima: è ovunque l'anima, è l'energia che fa esistere ogni atomo, è il movimento di ogni particella, è l'amore che tutto mette in moto (ha messo in moto i vostri genitori per concepirvi). Ma come abbiamo visto questo movimento non è uguale in tutte le cose: dobbiamo cogliere questa scintilla che fa muovere la nostra essenza. Ebbene, a questo punto dobbiamo iniziare a guardarci dentro: cosa è che ci muove? cosa ci mette in moto? cosa ci fa agire? Possiamo sintetizzare in una sola parola ciò che ci fa muovere: Il BISOGNO.... e questo bisogno a sua volta si concretizza in una sola parola: Il CIBO.
Ma siccome qui c'è tanta carne al fuoco da condividere, ci prepariamo per la prossima conferenza (cena). Grazie
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