sabato 28 aprile 2018

DUALISMO VS DUALITÀ

DUALISMO OCCIDENTALE PLATONICO
Credo che una delle più grande incongruenze occidentali
è il modo in cui noi percepiamo la natura in base al dualismo della nostra nozione del mondo materiale e quello spirituale sotto l'influenza platonica: 
per noi agire è una manifestazione della volontà (il fare, la pratica), il pensare è un espressione dell'intelletto (il ragionare, la teoria). In noi esiste una scissione tra testa e cuore quindi tra teoria e pratica, tra fantasia e realtà, ma anche tra uomo e Dio, amore e sesso, cielo e terra, materia e spirito. Per noi dare la parola dovrebbe essere un fatto, invece a volte rimane una promessa fatta a parole senza azione, non compiuta. Soltanto le idee VISSUTE, incarnate sono vere, vita, realtà, quindi la maturità è colmare l'abisso tra il dire e il fare, tra la conoscenza e la pratica. Il simbolo, centrale al Taoismo, è l’esatto opposto della visione dualistica del mondo occidentale perché in questa concezione gli opposti sono solo le metà di un’unica entità, come il cielo e la terra, la luce e il buio, il maschile e il femminile, il buono e il cattivo, la teoria e la pratica: sono le due facce di un Unica moneta, mai distaccate, perché non si distaccano le facce di una moneta senza distruggerla. Dire conosco una persona non è sapere solo il suo nome, ma sapere qualcosa di più intimo, viscerale, personale. Si parla quindi di una conoscenza affettiva, non solo razionale, di un sentire anche con la ragione che è sensibile e non fredda o meccanica ideologia, quindi è l'unione degli opposti senza per questo distruggerli. Ciò che resta nel cervello e non scende nel cuore si chiama politica e religione, ciò che dimora nel cuore alla luce del cervello si chiama finalmente vita e spiritualità.

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